L’ape italiana

 
 

Apicoltura ieri e oggi: un incontro in Accademia per ribadire l’importanza delle api.

Le api stanno morendo a seguito di un uso non corretto dei fitofarmaci, alle malattie, all’inquinamento ambientale e tutto ciò nel disinteresse generale. Stiamo perdendo un insetto molto importante per l’impollinazione delle piante. Un grave danno anche per l’agricoltura”. A dirlo è Ettore Curi, membro effettivo dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona.

Secondo le stime della FAO, delle 100 specie di colture che forniscono il 90% di prodotti alimentari in tutto il mondo, 71 sono impollinate dalle api e da altri insetti pronubi. La Commissione europea, inoltre, ha valutato che circa 15 miliardi di euro di produzione agricola dipendono dai servizi degli insetti impollinatori.

Da sempre, quindi, l’Accademia – continua Curi – ha a cuore le sorti delle api, basti pensare che è stata l’editrice del primo giornale d’Italia dedicato all’apicoltura pubblicato nel 1867 dal titolo L’Ape Italiana, organo della Società d’Apicoltura di Verona che contava 107 iscritti tra i quali nessun contadino, ma preti, militari, professionisti.

Un rapporto – racconta Curi – tra agricoltori e api, in quegli anni, non sempre facile: un po’ per paura e un po’ per uno scarso ritorno economico”. Oggi nel Veneto ci sono quasi 4.000 apicoltori e più di 60.000 alveari censiti.

In Italia, inoltre, il 90% degli apicoltori è dato da non professionisti o hobbisti, mentre solo il restante 10% pratica l’apicoltura come attività principale.

L’occasione che l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere offre a tutti per parlare di api è dato dall’incontro “Apicoltura ieri e oggi” che si terrà il 30 gennaio prossimo alle ore 17 presso la propria sede, nel prestigioso Palazzo Erbisti, in Via Leoncino 6 a Verona”.

Per informazioni: tel. 045.8003668

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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