Gianpaolo Trevisi presenta il suo ultimo lavoro, “L’amore che non è”, mercoledì 21 giugno alle 19, nella suggestiva cornice della Sala Futurista (pizzeria L’Olivo1939, piazza Bra); durante l’appuntamento, l’autore leggerà dei brani tratti dal volume, intercalati dalla declamazione dell’attrice milanese Laura Martelli di testi futuristi dedicati alla figura femminile e precursori di una visione moderna ed emancipata della donna.
“Non c’è atto di libertà individuale più splendido che sedermi a inventare il mondo davanti ad una macchina da scrivere”: con le parole di Màrquez, Trevisi si identifica. Nato a Roma nel 1969, così si racconta: “Dopo cinque anni di studio, almeno un centinaio di visioni del film “Marcellino pane e vino” e almeno duecento messe servite, inizio a fare più reti, giocando a pallone e a studiare con più attenzione presso le scuole medie, già convinto di non poter diventare un grande campione e di iscrivermi successivamente al liceo classico e non per un particolare amore per il latino e il greco, ma per un profondo odio per la matematica e materie collegate. Frequento il liceo Gaetano De Sanctis e alla fine dei cinque anni con idee molto chiare mi trovo davanti al bivio: iscrivermi a lettere all’università o provare all’Istituto Superiore di Polizia per diventarne un funzionario? Praticamente la stessa cosa!”. Il poliziotto scrittore è ora al quinto libro: l’appuntamento di mercoledì è occasione per incontrare da vicino una persona di rara sensibilità e cordialità, doti umane che arricchiscono il suo mestiere quotidiano e la sua penna.
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