L’Amministrazione potenzia i servizi educativi 0-3 anni

 
 

Potenziati in questi due anni i servizi educativi 0-3, una precisa scelta che l’Amministrazione ha inteso compiere per rispondere ai bisogni delle famiglie fornendo loro nuove opportunità di conciliazione. 

Premessa. L’offerta educativa nelle scuole dell’infanzia copre il 100 per cento delle richieste. Nessuna famiglia veronese con un bambino o una bambina di età compresa tra 3 e 6 anni rischia di non usufruire del servizio delle Scuole dell’Infanzia. La totale copertura delle domande viene infatti garantita dalla pluralità di enti che sinergicamente  offrono tale servizio, visto che i genitori possono infatti scegliere se iscrivere i figli alle scuole comunali oppure a quelle statali o paritarie.

Diversa la situazione per chi ha figli più piccoli. I posti complessivi degli asili nido cittadini coprono circa il 50 per cento della popolazione di quella fascia d’età, costringendo così alcune famiglie a compiere scelte diverse. 

E’ per dare risposte concrete a queste esigenze che l’Amministrazione in  questi due anni educativi è riuscita ad offrire in maniera articolata 120  nuovi posti generati nei servizi educativi 0-3, pur continuando a garantire la presenza e qualità dell’offerta nelle scuole dell’infanzia, dove il calo fisiologico degli iscritti ha di fatto liberato alcuni spazi e risorse. 

Quali sono i nuovi servizi? Lo ha spiegato oggi l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia, intervenuta per fare chiarezza su alcune gravi imprecisioni fornite alla stampa da alcuni consiglieri di minoranza. 

Nuovi servizi. I nuovi servizi riguardano le tre sezioni Primavera, per bambini e bambine tra i 2 e i 3 anni,  e i due Spazio Gioco, per i più piccoli dai 12 ai 36 mesi, e gli ‘Spazi Gioco’, che dal prossimo anno educativo, 2024/2025, verranno ulteriormente ampliati, non solo numericamente ma anche geograficamente. Una terza sezione primavera partirà presso la scuola dell’Infanzia Bottagisio in Borgo Milano, aggiungendosi a quelle attivate l’anno scorso alla scuola d’infanzia Alessandri di Parona e a quella presso l’infanzia Villa Cozza in Borgo Venezia, entrambe con capienza 20 bambini dai 24 ai 36 mesi. Un secondo Spazio Gioco troverà spazio presso il Nido d’infanzia L’Albero Verdedi Borgo Nuovo, aggiungendosi a quello già attivo presso la scuola dell’Infanzia Di Cambio, entrambi con capienza 8 bambini dai 12 ai 36 mesi, per una capienza complessiva di 24 posti per bambini dai 12 ai 36 mesi. 

Scuole dell’infanzia. Premesso che le richieste sono totalmente coperte, la priorità è dare risposte a tutte le famiglie, possibilmente all’interno del proprio quartiere.  Le graduatorie sono provvisorie e in alcuni quartieri raggiungono una mobilità del 50%, ciò perché come sempre accade, le famiglie effettuano l’iscrizione in più scuole, scegliendo a tempo dovuto quella più congeniale alle proprie esigenze. A fronte di queste dinamiche, le classi vengono attivate in presenza di un numero minimo di bambini, salvo comunque non superare mai i 26 alunni (anziché i 29 previsti come numero massimo previsto per legge) e questi perché la priorità è l’interesse di bambine e bambini. 

Scuola Infanzia Villa Are. Per l’anno 2024/25 la sezione partirà regolarmente con 26 bambini (sono solo 2 i bambini in lista di attesa) negli spazi di Villa Colombare. Per l’immobile di Villa Are si sta lavorando ad una nuova configurazione degli spazi per adeguarlo sia ad ospitare i servizi educativi 0-6 sia le attività didattiche esterne. Un progetto che punta a valorizzare l’immobile e a renderlo il più funzionale possibile. 

“Quella di investire sui servizi educativi 0-3 è una scelta precisa, che ci costa un importante sforzo organizzativo ma di cui l’Amministrazione è molto orgogliosa – afferma l’assessora La Paglia -. In tal senso vanno gli investimenti compiuti in questi due anni per dare, laddove possibile, un’offerta integrata per la fascia 0-6 e garantire sempre la massima qualità del servizio, attivando progetti e laboratori nuovi e molto apprezzati. I numeri quest’anno evidenziano che il calo di bambine e bambini che escono dai servizi 0-6 e che entrano è del 16%, desideriamo quindi rassicurare le famiglie che i posti ci sono per tutti. Il nostro obiettivo primario è dare un’offerta qualificata nell’interesse primario dei più piccoli, ed è anche per questo, per assicurare un servizio di massima qualità, che alcune sezioni non verranno attivate con capienza piena, scegliendo di diminuirla analizzando i bisogni speciali e singole necessità.  In quest’ottica  l’interesse dei bambine e delle bambini supera ogni criterio strettamente economico o di rispondenza alle liste di attesa. La trasparenza su queste tematiche è sempre massima, così come la disponibilità al confronto e al dialogo”.

 
 

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