L’Accademia Belle Arti di Verona e il laboratorio linguaggi del futuro

 
 

Operatori artistici che sappiano dialogare con l’arte digitale e il linguaggio multimediale e figure professionali che possano mediare attraverso l’arte negli ospedali, nelle case di riposo o negli enti pubblici.

Sono le innovative proposte dell’Accademia di Belle Arti di Verona che apre le iscrizioni dell’anno 2022/2023 con un nuovo indirizzo biennale, l’‘Animation & game art’, e con l’‘Atelier direction’ che si affiancano alla proposta formativa tradizionale.

Le iscrizioni si chiuderanno il 31 agosto. Una decina gli indirizzi tra cui scegliere.
Per il triennio sono attivati i percorsi di Scultura, Decorazione, Scenografia, Pittura, Design e Nuove tecnologie dell’arte.
Mentre per la specialistica del biennio tre gli ambiti: ‘Italian strategie and design; Animation & game art; Atelier direction, per la mediazione culturale dell’arte.

C’è poi il consolidato percorso quinquennale di ‘Restauro’, a ciclo unico e a numero chiuso con due indirizzi: uno dedicato al restauro lapideo e di gessi e stucchi, l’altro a dipinti su tela, su supporto ligneo e sculture contemporanee.
Entrambi i corsi sono aperti a un massimo di dieci studenti ciascuno.
Si accede mediante prove d’esame che si tengono a settembre.

L’Accademia, che ha come sede il suggestivo palazzo di via Carlo Montanari, è inserita nel sistema pubblico e rilascia diplomi di primo livello al termine di un percorso di studi triennale e diplomi di secondo livello al termine del biennio specialistico.
Attualmente all’Accademia di Belle Arti di Verona, sono iscritti 823 studentesse e studenti provenienti dal Triveneto e da Lombardia ed Emilia Romagna, seguiti da un corpo docente di 14 insegnanti interni e una novantina di esterni da tutta Italia.

Gli studenti vengono coinvolti in progetti e ricerca sia nelle ore di didattica sia mediante eventi, mostre, produzioni di nuove opere, performance e allestimenti, collaborazioni internazionali e cantieri di restauro estivi e invernali.
Oltre al fascino di riportare alle luci e ai colori di un tempo un patrimonio della città, tra mosaici antichi di ville romane in Valpolicella o tele e affreschi custoditi nelle navate delle chiese del centro storico, l’Accademia offre agli iscritti percorsi per imparare a progettare e realizzare un’opera d’arte da calare in un contesto urbano, ideare e progettare oggetti di design in una visione strategica e ancora a decorare uno spazio industriale o aziendale.

Con i nuovi indirizzi, in particolare, punta a formare nuove figure professionali.
La Scuola di nuove tecnologie dell’arte “Animation & game art” forma operatori artistici nelle molteplici applicazioni delle arti digitali e dei linguaggi multimediali: ambienti e sistemi interattivi, animazione e modellazione digitali, computer graphic, arti ed eventi multimediali, fotografia e cinematografia, sceneggiatura, regia multimediale, riprese e montaggio video, ma anche editoria, illustrazione, fumetto, videogiochi e App.

L’avvento delle nuove tecnologie digitali – spiegano il presidente dell’Accademia, Marco Giaracuni, e il direttore Francesco Ronzonha modificato radicalmente la società e le modalità della comunicazione attraverso i media. L’emergere di nuovi paradigmi ha trasformato l’operare dell’artista, che grazie all’utilizzo di tecniche inedite può sviluppare poetiche e linguaggi profondamente innovativi”.

L’Accademia ha investito molto, di recente, anche sulla figura del mediatore culturale con l’arte già presente in molti contesti, ma che con l’Atelier direction punta a fare breccia anche nel mondo dell’ospedalizzazione o in quello della malattia mentale, in quello aziendale o della pubblica amministrazione, arrivando a interagire con rassegne, esposizioni o eventi temporanei per motivare il coinvolgimento di pubblici diversi. L’operatore di atelier artistici in ambito educativo e sociale può lavorare in aziende, istituti, enti pubblici e privati e cooperative che operano nei settori dei beni culturali, dell’educazione in genere e dell’assistenza socio-sanitaria.

Le proposte formative si possono consultare sul sito ufficiale dell’Accademia.

 
 

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