La sicurezza digitale diventa gioco ed entra nelle scuole

 
 

La sicurezza digitale diventa gioco, per entrare nelle scuole e permettere ai ragazzi di scoprire il web ma, allo stesso tempo, di sviluppare un approccio critico. Verona è la prima città a portare in classe il progetto ‘Mappe per l’invisibile’, un percorso di didattica ludica creato dal team di Media Literacy Education Italia. Fra gli obiettivi: stimolare il confronto, creare maggiore consapevolezza, così come capacità di prendere decisioni in grado di tutelare gli studenti dai pericoli della rete. Una necessità oggi, in un mondo sempre più permeato dalla tecnologia digitale.

Un mazzo di 60 carte illustrate con allegorie, create appositamente per spronare l’immaginazione e la riflessione, verrà usato nelle quinte elementari e nelle scuole medie per fare educazione civica digitale. Un viaggio che in Italia parte dal Comune di Verona, sempre più smart ma anche attento alle nuove problematiche generate dal web, soprattutto nelle fasce di popolazione più a rischio, come i bambini e giovani.

Il gioco sarà portato nelle scuole attraverso un percorso formativo di circa due ore. Nessuna risposta preconfezionata, né decaloghi da imparare a memoria prima di accedere al web. Ma le migliori domande da farsi per capire, in autonomia, come comportarsi e cosa scegliere.

L’innovativo progetto, già presentato alle scuole che stanno aderendo numerose, è stato illustrato questa mattina, in diretta streaming, dall’assessore all’Istruzione Maria Daniela Maellare e dal consigliere comunale Elisa La Paglia, promotore dell’iniziativa. Era presente anche Federica Spampinato, co-autrice e amministratore delegato dell’agenzia ideatrice.

“Orientarsi nel mondo del digitale è oggi una priorità, per questo abbiamo deciso di essere apripista di questo progetto e dare ai nostri ragazzi gli strumenti per avere più consapevolezza del web – ha detto Maellare -. Attraverso il gioco scopriranno gli strumenti per sviluppare un approccio critico e prendere decisioni a tutela loro e degli altri. Siamo felici che molte scuole stiano aderendo, entusiaste al progetto”.

“Siamo consapevoli che dotare i nostri studenti di strumenti per gestire il mondo digitale nelle sue svariate forme è un necessità – ha detto La Paglia -. Siamo orgogliosi di avviare questo progetto da Verona, ringrazio il Comune per la prontezza e velocità con cui ha aderito all’iniziativa che già dal mese di maggio entrerà nelle scuole, sviluppando un’idea efficace per il suo metodo educativo”.

“Ci siamo domandati cosa potevamo fare concretamente per contribuire all’abbattimento del digital divide intergenerazionale e dare uno strumento concreto, versatile e divertente per parlare del lato umanistico della tecnologia – ha concluso Spampinato -. Ecco da dove è nato questo format che è il frutto della nostra esperienza con un target di alunni importante”.

 
 

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