Nell’ambito della prosa in abbonamento, sesto appuntamento al teatro Camploy, venerdì 2 marzo alle 20.45, con la rassegna “L’Altro Teatro” organizzata dal Comune di Verona in collaborazione con Arteven e con EXP: in programma “La scortecata”, spettacolo di Emma Dante ispirato alla decima fiaba della prima giornata del “Pentamerone” di Giambattista Basile.
Gli interpreti sono Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola, gli elementi scenici e i costumi (oltre a testo e regia) sono di Emma Dante; lo spettacolo è prodotto dal Festival di Spoleto (dove è andato in scena con grandissimo successo lo scorso luglio in prima assoluta) e dal Teatro Biondo di Palermo, in collaborazione con Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale.
La trama – Tratta da una delle cinquanta fiabe che nell’arco di cinque giorni Basile fa raccontare a dieci vecchie, “La scortecata” narra di un re che s’innamora della voce di una vecchia che vive in una catapecchia, insieme alla sorella più vecchia di lei. Il re, gabbato dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Ma dopo l’amplesso, accorgendosi di essere stato ingannato, la butta giù dalla finestra. La vecchia non muore ma resta appesa a un albero. Da lì passano sette fate che le fanno un incantesimo e la trasformano in una bellissima giovane, così bella che il re se la prende in moglie. La sorella, invidiosa della fortuna di lei, per farsi anch’essa bella, va da un barbiere a farsi scorticare perché la pelle nuova esca dalla vecchia. E ovviamente muore. Morale: se merita biasimo una fanciulla che troppo vana si dà a civetterie, quanto è più degna di castigo una vecchia che, volendo competere con le figliole, si causa l’ “allucco” della gente e la rovina di sé stessa.
«Nel Pentamerone – scrive Emma Dante in una nota di regia – Giambattista Basile crea un mondo affascinante e sofisticato in cui il dialetto napoletano dei suoi personaggi produce modi e forme espressamente teatrali tra lazzi della commedia dell’arte e dialoghi shakespeariani. In una scena vuota, due uomini, a cui sono affidati i ruoli femminili come nella tradizione del teatro settecentesco, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re».
Emma Dante – Diplomatasi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, Emma Dante affronta come drammaturga e regista – già nelle sue prime creazioni – il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia, senza tralasciare gli aspetti umoristici. Nel 1999 fonda a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale, con la quale mette in scena spettacoli apprezzati da pubblico e critica. Narratrice di successo (è del 2008 il suo primo romanzo “Via Castellana Bandiera”, da cui è stato tratto il film omonimo presentato alla Biennale Cinema del 2013), è anche apprezzata regista lirica.