La risposta del cons. Padovani ai “cilindri” democratici (dimenticati) della scuderia AMIA

 
 

Una marcia in più

Pressoché inutile se si va riferendosi ai mezzi pulisci-strada che, con certosina e mattiniera dedizione, fanno le cosiddette “gàte-gàte” alle ancora acerbe mattinate veronesi.
Rimaniamo però sempre in casa AMIA dove, secondo gli esponenti Benini e La Paglia (PD veronese), è ritornato il “vizietto” di farsi coccolare dai sogni (non più) “proibiti“.

In risposta ad una richiesta di accesso agli atti, inoltrata dal consigliere Federico Benini, AMIA ha infatti reso noto la lista dei contratti di noleggio in essere riguardanti auto aziendali, dunque mezzi utilizzati dai vertici Amia.

Ci sono 5 contratti per i quali l’azienda paga un totale di 3.969 euro Iva esclusa al mese, pari a 47.628 euro, sempre Iva esclusa, all’anno. Nel dettaglio, essi riguardano:
Audi A4 5^ Serie (costo del noleggio 728,80 euro al mese più Iva, prezzo di listino a partire da 50 mila euro)
Ford Mondeo 4^ Serie 2.0 TDI (610,06 euro al mese, prezzo di listino a partire da 40 mila euro)
Ford S-Max 2^ Serie (646,63 euro al mese, prezzo di listino a partire da 40 mila euro);
Lexus NX (689,34 euro al mese, prezzo di listino a partire da 50 mila euro).

Infine – conclude il comunicato stampa – ciliegina sulla torta, una Volvo V90 Cross (prezzo di listino a partire da 60 mila euro) che costa di noleggio ben 1.294,21 euro al mese.
Un parco macchine aziendali mica da ridere, con contratto “full service” comprensivo di costo dell’assicurazione, tutto rigorosamente euro 6 per non gravare sull’ambiente e per non incorrere negli odiosi blocchi della circolazione attuati dal Comune.

Dopo il “listino prezzi” del comparto motoristico, arriva l’affondo democratico, indirizzato al presidente del gruppo AGSM Michele Croce: “Attendiamo provvedimenti immediati dal presidente Michele Croce che da quando si è seduto sulla poltrona Agsm, capogruppo di Amia, ha raffreddato i suoi bollenti spiriti in fatto di tagli agli sprechi. Che cosa avrebbe detto di questa situazione il Croce di un anno e mezzo fa? E che cosa ha intenzione di fare ora?

PECCATO CHE…(a quanto sembra)

Non si fa attendere la risposta di Verona Pulita, per bocca del capogruppo in consiglio comunale Gianmarco Padovani; il suo commento va ad inquadrare una situazione in cui, nel motore della polemica lanciata dai consiglieri del PD, sembra esserci qualche “amnesìa tecnica“.

Le auto sopra-menzionate, dunque, “sono previste nei contratti dei dirigenti che sono state confermate anche dai CdA ove Presidente era Brigo del PD e consigliera d’amministrazione l’attuale consigliera Comunale La Paglia, che non risultano aver fatto all’epoca nessuna opposizione. Anzi Brigo é stato il primo Presidente di Amia, targato PD, a dotarsi di un’auto presidenziale”.

Quanto ad AGSM – conclude Padovani – basti notare che Croce al momento del suo insediamento ha immediatamente rinunciato all’auto presidenziale di cui prima di lui godeva invece Fabio Venturi”.

 
 

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