Manica di camicia alzata e misuratore stretto al braccio; al gazebo di Federfarma anche il sindaco Federico Sboarina si è seduto per il controllo della pressione e per compilare il questionario sui fattori di rischio.
Dalle 9 alle 13, in piazza Bra, un via vai di persone si è sottoposto allo screening con sfigmomanometri digitali in grado di individuare la fibrillazione atriale, una delle cause dell’ictus cerebrale, patologia di cui ieri ricorreva la Giornata mondiale.
Verona ha voluto ricordarla con un’iniziativa aperta a tutti, organizzata da Federfarma, con il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti e la collaborazione di Croce Rossa e Protezione Civile.
Farmacie in prima linea, quindi, per la prevenzione.
In piazza anche il camper dell’Associazione farmacisti volontari in Protezione Civile.
Al gazebo erano presenti la presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni, con il vicepresidente Gianmarco Padovani, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti Federico Realdon, il presidente dell’Associazione farmacisti volontari in Protezione Civile Paolo Pomari.
“Riportiamo l’attenzione anche sulle queste patologie invalidanti che colpiscono la cittadinanza, tra cui l’ictus cerebrale e i molteplici fattori di rischio – ha detto il sindaco -, facendo tornare in piazza le iniziative di sensibilizzazione. Spesso, infatti, si sottovalutano alcuni segnali importanti, rischiando la vita, mentre la prevenzione salva”.
“L’ictus cerebrale è la seconda causa di morte e la terza di disabilità a livello mondiale – ha aggiunto Vecchioni -, le farmacie sono sempre in prima linea con i controlli gratuiti della pressione e i questionari che analizzano i fattori di rischio. Nelle prime ore di screening, abbiamo già trovato due persone fibrillate che non sapevano di avere un disturbo”.
