“Staremo a vedere la nuova proposta sull’Arsenale che, forse per scaramanzia, questa volta verrà presentata a Monza. Tuttavia occorre notare che, ancora una volta ci stiamo avventurando in un procedimento di finanza di progetto senza prima aver valutato il tipo di recupero di cui avrebbe bisogno l’Arsenale e che cosa la città vuole trarre dal monumento, il che è un po’ come mettere il carro davanti ai buoi” così il capogruppo Pd Michele Bertucco, che aggiunge: “Finora abbiamo atteso invano che l’amministrazione si pronunciasse sulla sua idea di recupero, ammesso ne abbia una, e altrettanto inutilmente stiamo attendendo una risposta in merito alla proposta di costituire una commissione consiliare temporanea dedicata al recupero dell’Arsenale (primo firmatario il consigliere Polato). A questo punto, se l’amministrazione non si esprimerà sulla proposta di commissione, se non darà sufficienti garanzie di preservazione della struttura (che sta cadendo a pezzi) e se deciderà, anche questa volta, di non coinvolgere in nessun modo il consiglio comunale, procederemo alla convocazione di un consiglio straordinario dedicato al tema”.
Secondo la consigliera Pd Elisa La Paglia “Andremo a Monza ad assistere alla nuova presentazione, tuttavia in questa fase sapere il nome di chi potrebbe realizzare l’intervento è meno importante che stabilire le funzioni che l’Arsenale dovrebbe assolvere nel contesto in cui è inserito. L’area dell’Arsenale occupa un decimo della superficie dell’intero centro storico, dunque qualsiasi piano di recupero serio non può prescindere dalle necessarie considerazioni in ordine alla fruibilità del centro storico e alla valorizzazione turistica della città. Per questo motivo in una delle prossime riunioni della commissione Patrimonio presenteremo i dati aggiornati sui flussi turistici a Verona costringendo l’amministrazione a riflettere sull’opportunità di allargare il centro storico turistico anche all’ansa esterna dell’Adige e su cosa occorre fare dell’Arsenale per recuperare il gap in termini di notti di permanenza che ancora ci separa dalle altre grandi città turistiche italiane”.