Anche quest’anno Verona risponde all’appello della legalità e partecipa alle iniziative in programma per la XXIV Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia. Per l’occasione, infatti, una rappresentanza del Comune parteciperà sia all’evento regionale, previsto a Treviso il 19 marzo, che a quello nazionale, fissato a Padova per il 21 marzo. Gli eventi sono co-organizzati da Avviso Pubblico, la rete degli enti locali antimafia, e dall’associazione Libera – nomi e numeri contro le mafie.
A Treviso, alla palestra delle piscine comunali di viale Europa 40, gli alunni delle scuole secondarie presenteranno i loro elaborati realizzati in memoria delle vittime della corruzione. Seguirà l’attribuzione del “Premio Legalità e Sicurezza 2019” alle Forze dell’Ordine, la testimonianza di Umberto Ambrosoli, figlio della vittima di mafia Giorgio Ambrosoli e la lettura dei nomi delle altre vittime.
Programma più ampio invece a Padova. Dalle 9 avvio del corteo che si snoderà lungo le principali strade cittadine. Al termine del percorso, a Prato della Valle, sarà data lettura dei circa 1000 nomi delle vittime innocenti delle mafie. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17, seminari tematici organizzati in diverse sedi cittadine.
Il programma delle due giornate è stato presentato ieri in Sala Arazzi. Presente la consigliere comunale di Battiti per Verona Paola Bressan che sottolinea come “prevenzione ed educazione sono le parole d’ordine alla base del nostro impegno istituzionale. E’ fondamentale sensibilizzare i giovani, perché capiscano che anche piccoli episodi di illegalità possono trasformarsi in pericoli da non sottovalutare. Questa è una battaglia culturale che – conclude Bressan – dobbiamo combattere con l’educazione, con il rispetto delle regole, che deve partire dalla famiglia e proseguire nelle scuole”.
Tra questi, i convegni organizzati con l’associazione Elsa Verona dal titolo “Giornate Veronesi contro la corruzione e le mafie”, l’incontro “Semi di legalità, per un futuro senza dipendenze e mafie” in programma per il 22 marzo, i numerosi appuntamenti nelle scuole per sensibilizzare i giovani anche grazie al contributo di Don Luigi Ciotti, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. E ancora l’incontro con Salvatore Lupo, uno dei più maggiori studiosi della mafia in ambito italiano, che il 9 aprile presenterà proprio nella città scaligera il suo nuovo libro “La mafia, 160 anni di storia”.