La lunga notte delle chiese: 8 giugno ingressi ed eventi straordinari (e gratuiti) in tutta Italia

 
 

La lunga notte delle chiese, prima notte bianca a svolgersi all’interno dei luoghi di culto, si preannuncia come iniziativa davvero imperdibile per la bellezza dei luoghi che la andranno ad ospitare e per la varietà e la qualità del programma, fusione tra arte, musica, teatro, in una chiave di riflessione e spiritualità.

Venerdì 8 giugno in diciassette diocesi italiane, dal Veneto alla Sicilia, con escursione in Sudamerica, più di 40 chiese apriranno liberamente le porte per oltre 100 eventi:

  • Concerti d’organo
  • Concerto Lirico Mariano
  • Ensamble corali
  • Orchestre musicali
  • Concerti di violino
  • Concerti di violoncello
  • Concerti di cetra
  • Cori parrocchiali
  • Cori gregoriani
  • Cori di polifonia sacra
  • Danze bibliche
  • Danze e musiche di giovani artisti
  • Momenti di contemplazione, tra suoni e silenzi
  • Riflessioni sui messaggi del Papa
  • Adorazioni musicali
  • Visite guidate per scoprire la storia e le bellezze artistiche delle chiese
  • Accesso a luoghi solitamente chiusi al pubblico
  • Visite ai chiostri
  • Visite alle cripte
  • Letture meditative alternate a momenti musicali
  • Mostre e presentazione di affreschi
  • Conferenze storiche
  • Concerti di chitarra e voce
  • Concerti di musica pop-rock
  • Esibizioni di ginnastica artistica
  • Eventi di astronomia
  • Processioni e fiaccolate
  • Concerti a cappella
  • Testimonianze sui cammini di fede
  • La Grande Guerra, riflessioni a 100 anni dalla fine
  • Evangelizzazioni di strada
  • Degustazioni di prodotti tipici

Qui il programma completo e dettagliato di ogni chiesa e la brochure in formato digitale; quella cartacea si troverà nei prossimi giorni in distribuzione nel territorio di riferimento.

A Verona sarà aperto San Giovanni in Fonte, in piazza Duomo, 21. Risalente probabilmente all’epoca longobarda (VII-VIII sec.), l’edificio – dedicato a San Giovanni Battista – fu danneggiato dal terremoto del 1117 e ricostruito nel 1123 nelle forme romaniche attuali, con funzione di battistero della cattedrale adiacente; alla fine del XII sec. fu collocato il fonte battesimale, opera del Brioloto. La planimetria si sviluppa su pianta basilicale a tre navate;  lungo le pareti si conservano decorazioni affrescate, databili tra XII e XIV secolo. Alla navata centrale è sovrapposta una struttura lignea con capriate e travature a vista; le navate laterali – volte a crociera in muratura intonacata – presentano una copertura ad una sola falda inclinata. La pavimentazione è in marmo rosso di Verona, nembro rosato e pietra calcarea bianca; il piano del presbiterio è distinto da un disegno geometrico con intarsi in marmo rosso Verona, nembro rosato e marmo statuario di Carrara.

Pianta del duomo (in basso a sinistra) e del battistero (in alto a destra), in un disegno del XVIII secolo.

Patrocinano l’evento: Pontificio Consiglio della Cultura – Mibact (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo) – Regione Veneto – Regione Friuli Venezia Giulia.

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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