Dal 1 gennaio 2019 è in vigore la riforma dei Reparti territoriali della Guardia di Finanza. Questo rinnovamento serve a garantire una più diffusa presenza delle Fiamme Gialle sul territorio.
La revisione fa seguito a quella che, a partire dal 2018, ha interessato i Reparti Speciali del Corpo rendendoli più snelli e operativi anche al fine di fornire maggiore collaborazione alle Autority di riferimento (Autorità Nazionale Anticorruzione, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità Garante per la Privacy, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente e autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
Le novità introdotte sono state molteplici:
• Le Brigate (soppresse) sono state trasformate a livello di Tenenza comandate da Luogotenenti in possesso di elevata esperienza di servizio o da giovani Tenenti che hanno frequentato i corsi presso l’Accademia al termine dei quali hanno conseguito la laurea specialistica in giurisprudenza;
• L’istituzione di nuovi Gruppi territoriali – uno almeno per ogni provincia – per assicurare, in modo più efficace, la funzione di indirizzo e coordinamento dell’attività svolta nell’ambito del territorio assegnato ai Nucleo Operativi metropolitani, alle Compagnie e Tenenze dipendenti, operanti in ridisegnate circoscrizioni o presso valichi di confine, porti e aeroporti internazionali;
• Rivisitati i Reparti specializzati Anti Terrorismo – Pronto Impiego (i “Baschi Verdi”) per il contrasto ai traffici illeciti e il concorso al mantenimento dell’ordine e sicurezza pubblica;
• Istituite nuove Stazioni del SAGF (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) per l’attività di controllo dei territori alpestri nonché di soccorso in alta montagna e nei luoghi impervi o colpiti da calamità naturali.
Con l’aumento dei corsi di addestramento presso l’Accademia di Bergamo e la Scuola Ispettori e Sovrintendenti dell’Aquila saranno prossimamente assegnati a tutti i Reparti giovani Ufficiali ed Ispettori laureati che saranno successivamente chiamati a frequentare, presso le varie scuola di post-formazione ed alta specializzazione (Scuola di Polizia Economico Finanziaria del Lido di Ostia, Scuola Alpina di Predazzo, Scuola Nautica di Gaeta e di addestramento Specialistico di Orvieto) corsi per elevare, ancor di più, il livello di preparazione tecnico-professionale.
Tutti questi Reparti continueranno ad operare in stretta collaborazione con i Nuclei di Polizia Economico Finanziaria, istituti uno per ogni provincia del nostro paese, retti da Ufficiali superiori. Con queste riforme si vuole non solo innalzare le qualità della presenza dei Reparti sull’intero territorio, ma anche e soprattutto la crescita di livelli di responsabilità, affidando le unità operative a militari di qualificata competenza.
La riforma attuata nell’’anno in cui il Corpo festeggia i 245 anni dalla sua fondazione, giunge dopo l’istituzione della polizia economico-finanziaria e risponde all’esigenza di adeguare la struttura ordinativa del Corpo alle sempre maggiori richieste d’intervento istituzionale dettate dall’attuale contesto socio – economico.
La stessa regione Veneto è stata interessata da queste modifiche che hanno portato ad un significativo innalzamento del livello dei Reparti operanti, elevando articolazioni interne a livello di Reparto, a vantaggio di una maggiore qualità e capillarità dell’attività di servizio sul territorio.
Dall’inizio dell’anno, sono stati istituiti i nuovi Gruppi di Belluno, Rovigo e Bassano del Grappa. Inoltre, sono stati posti alle dipendenze del I Gruppo del Comando Provinciale di Venezia due Nuclei Operativi Metropolitani e la Compagnia Antiterrorismo e Pronto Impiego (ATPI).
Con la manovra ordinativa, sono stati, altresì, elevati al rango di Gruppo le Compagnie di Tessera e Villafranca di Verona, che operano all’interno degli Aeroporti di maggiore traffico. Alle sedi di Padova, Treviso, Verona, Vicenza e Portogruaro, sono state istituite nuove Compagnie che si sono affiancate ai Reparti già esistenti nelle rispettive provincie.
Infine, sono state elevate al rango di Tenenza le due Brigate di Loreo (RO) e di Vittorio Veneto (TV), contestualmente soppresse.