La Grande Guerra declinata attraverso Arturo Toscanini: un percorso in Gran Guardia

 
 

Il palazzo della Gran Guardia – dopo l’inaugurazione alla presenza del comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota – accoglie fino al 5 novembre una mostra dedicata ad Arturo Toscanini, organizzata per la concomitanza della 1^ guerra mondiale con il 150° della nascita e il 60° della morte del grande musicista parmense.

Un percorso rivolto a tutti racconta il ruolo svolto da questo grande italiano negli eventi di un secolo fa, sempre in prima linea; si affianca all’iniziativa un’esposizione ispirata alla Grande Guerra, a cura del Gruppo Modellisti Scaligeri ([email protected]), con modelli raffiguranti uomini, armamenti, mezzi, episodi bellici; sono presenti 15 mezzi, alcuni anche rari, italiani e stranieri del periodo, in scala 1:35, e diversi figurini (scala 1.32 o ’54 mm’) dell’Esercito Italiano e di altri
eserciti. Inoltre, diorami e scenette, sempre in scala 1.35, e alcuni biplani in scala 1.72.
Tra le curiosità, il modellino di uno dei pochi carri armati francesi FT presenti in Italia, che fu a Verona nel 1918, dalla parti di Tombetta e Porta Palio: un mezzo non eclatante, ma tra i più aggiornati del periodo, tant’è vero che fu prodotto in migliaia di esemplari e finì il suo servizio negli anni Cinquanta. Da noi, diede l’ispirazione per il Fiat 3000, primo carro armato costruito in serie più estesa, che restò in servizio sino al 1943.

Un viaggio straordinario – spiega l’autore Pino Agnettialla scoperta di uno degli aspetti meno noti e insieme più emblematici di Arturo Toscanini: il suo rocambolesco ritorno in Italia all’entrata di questa in guerra, seguito da una serie di spettacoli patriottici organizzati spesso a proprie spese, l’incredibile tournèe sul monte Santo sotto il fuoco nemico per la quale venne decorato sul campo e, ancora, la tragedia di Caporetto, di cui fu un testimone diretto, fino alla vittoria finale ed al periodo post-bellico, che vide il maestro continuare ad impegnarsi esclusivamente in spettacoli di beneficenza. Sullo sfondo, altri giganti della cultura italiana, come il poeta-volontario Giuseppe Ungaretti e Gabriele D’Annunzio, di cui Toscanini fu grande amico. Concepita come un “film stampato”, particolarmente adatto anche per i giovani e per il mondo della scuola, la mostra permetterà di affrontare da un’angolazione originale e insolita le vicende della Grande Guerra, facendo emergere il Toscanini non solo artista a tutt’oggi insuperato, ma pure patriota irriducibile, generoso eroe civile e strenuo difensore delle libertà. Le stesse peculiarità che, in seguito, lo portarono a opporsi apertamente al fascismo e al nazismo e a impegnarsi per la rinascita anche civile e culturale dell’Italia dopo la fine del secondo conflitto mondiale. La mostra, studiata per potere essere itinerante e quindi replicabile in sedi e occasioni diverse, è completata da un video storico-divulgativo”.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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