La generosità dei veronesi per i bambini ricoverati

 
 

Anche quest’anno, in occasione delle festività, i veronesi sono stati vicini ai piccoli pazienti del day service e ai ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica, diretta dal dottor Simone Cesaro. Sono sempre di più i cittadini, gli enti e le associazioni che, a Natale, vengono in ospedale per portare regali e momenti di svago. 

La generosità dei veronesi è cominciata il 4 dicembre e proseguirà fino all’Epifania con cantanti, maschere di carnevale, Babbo Natale e clown. A rendere l’atmosfera festosa sono state finora 17 visite, in pratica una al giorno, oltre ai privati cittadini sono venuti: Hellas Verona, il Comitato Rionale dei Filippini, il gruppo Carnevale Benefico “Orlando El Furioso” Quartiere Borgo Roma,i Carabinieri della Stazione di Verona, il Laboratorio Analisi Vassanellli Lab, la squadra di calcio Ronco all’Adige, Abeo, Amatori in corsia, la Scuola dell’Infanzia S. Giuseppe, Paolina e Sante Trentin di Villafranca, la Scuola dell’infanzia Don G. Manganotti di Cavalcaselle, Ail Verona e la cantante Arly Joy.

I volontari hanno portato giocattoli, libri, dolci e altri regali per i bambini ricoverati.

Gli amici dell’ODB. l’importanza della comunità nella cura e nel sostegno ai più fragili è un aspetto fondamentale per i piccoli pazienti dell’Ospedale della Donna e del Bambino (ODB), che ha diversi reparti: Pediatria B (diretta dal prof. Claudio Maffeis), Pediatria C (diretta dal prof. Giorgio Piacentini), Oncoematologia Pediatrica (diretta dal dott. Simone Cesaro), Neuropsichiatria Infantile (diretta dalla dott.ssa Francesca Darra) e Chirurgia Pediatrica (diretta dal prof. Luca Giacomello).

Dott. Simone Cesaro, direttore Oncoematologia pediatrica: “Le festività sono un momento speciale ed è importante aprire le porte a occasioni di svago e distrazione per i nostri pazienti e le loro famiglie. La generosità e la vicinanza di cittadini e istituzioni ci aiutano a diffondere un messaggio di speranza e solidarietà, dimostrando che anche nelle fasi più complicate della vita regalare un sorriso può fare la differenza”.