Ospiti internazionali, giochi nelle piazze, spettacoli ed eventi dal vivo.
Dopo l’edizione ridotta del 2020, il Tocatì torna alla sua veste originaria. O quasi.
Da venerdì prossimo 17 a domenica 19 settembre la nostra città ospita il 19esimo Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzato dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona.
La manifestazione si estende su 480 mila metri quadri, dei quali 200 mila occupati da attività, praticamente il Festival più grande d’Italia con centinaia di volontari al lavoro. Dal mondo arriveranno Belgio, Cipro, Croazia e Francia, per festeggiare la quasi normalità ritrovata.
Tutto è stato studiato, attraverso un sistema di prenotazioni e di controlli, per garantire la massima sicurezza. Per alcune attività sarà necessario esibire il green pass o l’esito del tampone negativo.
L’Associazione Europea Giochi e Sport Tradizionali (AEJEST) è partner del festival, che gode del patrocinio di Ministero della Cultura, Unicef, Touring Club Italiano, Regione del Veneto, Università degli Studi di Verona.
Tema del 2021 sarà l’acqua e la vicinanza al fiume Adige rafforzerà questo filo conduttore, attorno al quale ruoteranno giochi, pratiche antiche e spettacoli.
Dall’antica pesca a cavallo di gamberetti grigi del Belgio, agli Echassiers des landes della Francia, pastori che utilizzavano i trampoli per attraversare zone acquitrinose. E ancora gli Zattieri di San Michele all’Adige che costruiranno dal vivo le loro imbarcazioni caratteristiche.
Ricchissimo il programma che proporrà 101 attività per tre giorni di manifestazione, negli spazi cittadini, così come all’interno dei luoghi di cultura come Museo di Castelvecchio, Palazzo Forti, Arco dei Gavi, Biblioteca Civica.
Molti appuntamenti anche online, per coinvolgere il pubblico da casa. E poi musica dal vivo, tra cui direttamente da Cipro i Canti Bizantini, già riconosciuti patrimonio Unesco.
Le cucine quest’anno vedranno per la prima volta i maestri risottari di Isola della Scala e saranno a Porta San Giorgio.
Presenti anche Amia, Acque Veronesi e Agsm-Aim, sponsor del festival, con attività per grandi e piccini.
Riconfermata anche la cornice dedicata alle Riflessioni con incontri, proiezioni e presentazioni di libri in cui registi, storici dell’arte, antropologi, pedagogisti, personalità del mondo dello spettacolo e scrittori raccontano il tema dell’acqua e del gioco secondo varie sfaccettature.
Lo spazio del Forum, in Cortile Mercato Vecchio, ospiterà l’Istituto centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), il Museo delle Civiltà (MuCiv), la Società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici (SIMBDEA) impegnati nella valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale italiano, nonché l’Association Européenne des Jeux et Sports Traditionnels (AEJeST).
Anche per questa edizione del Festival saranno garantite le postazioni nursery gestite da Unicef e Il Melograno.
Per tutte le altre informazioni tecnico-pratiche e il programma completo, consultate il sito ufficiale della manifestazione.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi all’interno della cornice del Teatro Romano, il sindaco Federico Sboarina, gli assessori alla Cultura Francesca Briani e ai Rapporti Unesco Francesca Toffali, il vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il presidente di Aga Paolo Avigo con il vicepresidente Giuseppe Giacon.
“L’anno scorso abbiamo voluto mantenere accesa la fiammella, con un’edizione ridotta e straordinaria, quest’anno ripartiamo con l’obiettivo di tornare alla normalità. E, speriamo presto, alle edizioni tradizionali con centinaia di migliaia di persone – ha affermato Sboarina -. Dietro a questo festival c’è una grande squadra, nella quale ognuno ha un ruolo preciso. È solo grazie a questa unione che non perderemo mai la partita, anzi, vogliamo essere davanti agli altri per portare Verona ai numeri preCovid, generando un volano fondamentale per la crescita di tutto il territorio. Questa è una ulteriore responsabilità che ci assumiamo, dopo l’estate miracolosa che abbiamo registrato, superando tutte le altre città d’arte grazie agli investimenti fatti e a Fondazione Arena, ora vogliamo che questo risultato sia costante, 12 mesi all’anno. E Tocatì per un intero weekend sarà la carta vincente”.
“In questi anni abbiamo condiviso un percorso importante, per questo siamo felici e orgogliosi di riveder fiorire il Tocatì che di edizione in edizione muta e si rinnova – ha spiegato Briani -. Anche l’anno scorso, nonostante le difficoltà e la versione ridotta, aveva saputo esprimere la sua ricchezza e centralità. Un evento che mette insieme differenti linguaggi e che riempirà non solo tanti spazi cittadini, ma anche i luoghi della cultura, con i musei protagonisti. Verona è ripartita prima delle altre città, ha saputo rispondere a sfide mai affrontate in precedenza anche grazie alla capacità di lavorare in maniera corale”.
“Il Tocatì è un vero e proprio movimento, quest’anno amplificato più del solito, un’onda che attraverso l’Adige coinvolgerà la città per promuovere la conservazione – ha aggiunto Toffali -. In un momento storico in cui tutto è usa e getta, questo festival promuove la custodia, la salvaguardia della nostra tradizione. Va controcorrente per tutelare un patrimonio immateriale che speriamo rientri presto tra le pratiche Unesco”.
“Il Tocatì è sinonimo di ottimismo, entusiasmo, allegria, tutto ciò di cui abbiamo bisogno dopo l’anno e mezzo che abbiamo vissuto – ha detto De Berti -. L’Associazione Giochi Antichi è una macchina da guerra e grazie a loro oggi abbiamo questo festival internazionale. Hanno saputo intessere relazioni, coinvolgere realtà e istituzioni, dar vita ad una squadra che rende possibile una manifestazione di questo tipo. E poi lo sforzo per far riconoscere il Tocatì tra le pratiche immateriali Unesco. Così come le vie d’acqua di cui il Veneto è ricco congiungono e mettono in comunicazione, vi auguro di arrivare alla foce, a quei risultati incredibili che vi siete posti”.