Sono stati trecentomila gli italiani che hanno scelto di trascorrere la giornata di ieri, lunedì 25 aprile, in un agriturismo che offre l’opportunità di fare la tradizionale scampagnata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità e alla protezione dal maltempo garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna.
Questa la stima di Coldiretti per una giornata segnata, al centro-Nord, da tempo incerto fino alle prime ore del pomeriggio.
In Veneto sono quasi 1500 le aziende agrituristiche per la maggior parte situate in pianura, un terzo in collina e 250 in montagna.
La disponibilità è di 44,8 mila posti a tavola, 13mila posti letto.
Inoltre 673 malghe custodiscono l’architettura rurale dando forma al paesaggio come espressione dell’identità dei luoghi in una relazione di integrazione tra i sistemi produttivi locali e la conservazione della biodiversità agricola.
Dall’Altopiano di Asiago fino alle Dolomiti, passando per la comunità montana della Lessinia, la Pedemontana e le Prealpi Trevigiane il presidio degli agricoltori permette di promuovere nuove forme di intrattenimento sportivo e ricreativo.
Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo – sottolinea la Coldiretti – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.
La primavera – precisa la Coldiretti – è peraltro il momento migliore per assistere al risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie.
Il territorio regionale offre occasioni di promozione delle tipicità stagionali con rassegne, fiere, feste dedicate alle produzioni e agli agricoltori custodi.
In questo periodo il protagonista assoluto è l’asparago bianco e verde coltivato su circa 1.760 ettari (+4,1% secondo i dati di Veneto Agricoltura). La spinta al turismo green ha sollecitato le fattorie – sottolinea la Coldiretti – tanto che di sono attrezzate con l’offerta di pasti e di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.
I ponti di primavera rappresentano un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico – conclude la Coldiretti – con le aziende che hanno perso nel 2021 ben il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani, secondo l’analisi di Terranostra.