Non installare una caldaia a condensazione: qual è il prezzo di questa (cattiva) scelta?
L’efficienza energetica è un tema più che mai al centro del dibattito in Italia. Ormai è noto a tutti, e le istituzioni si stanno muovendo nella direzione dell’efficienza energetica, che l’installazione di nuovi impianti e caldaie a condensazione (e quindi la sostituzione delle caldaie di vecchia generazione), porterà enormi benefici al paese e ai cittadini.
Una delle più imponenti e affermate aziende produttrici di caldaie, la Vaillant Italia, si è offerta dando il suo contributo tecnologico, a migliorare la situazione energetica del paese.
Come appreso dal noto portale Caldaie Top, sito web che cura esclusivamente il tema energetico ponendo sotto la lente di ingrandimento il tema dell’efficienza energetica e quindi delle possibilità e opportunità offerte dalle nuove caldaie a condensazione, viene abbondantemente dedicato spazio alla Vaillant Italia per il suo massiccio impegno tecnologico per quanto riguarda le nuovissime caldaie a condensazione.
La svolta è in atto: calcolando il cambio di caldaie nelle abitazioni italiane dalle vecchie alle nuove caldaie a condensazione, si sono registrati dati che danno credito alla rivoluzione energetica: delle 14 milioni di caldaie ancora inefficienti, sostituendole si arriverebbe ad un risparmio energetico elevatissimo e ad una riduzione delle emissioni di CO2 pari all’imponente cifra di 11 milioni e mezzo di tonnellate di CO2 in meno.
Un passaggio obbligato per il paese il quale si trova con le spalle al muro: è un punto di non ritorno, il cambio delle caldaie di vecchia generazione deve essere sostenuto con vigore dalle istituzioni che già hanno approntato dei piani per l’efficienza energetica con formazione e informazione ai cittadini, soprattutto mostrando il lato positivo del cambio.
Se sostituire una caldaia non efficiente energeticamente con una nuova caldaia a condensazione è una spesa non leggerissima per molte famiglie italiane, nel lungo periodo il risparmio in bolletta ripagherà totalmente dell’investimento fatto. E non finisce qui: l’investimento lo si fa sul futuro del pianeta preservando in modo massiccio l’equilibrio dei gas serra presenti nell’atmosfera.
Se dopo il passaggio dalle lampadine a incandescenza a quelle a LED tutti hanno apprezzato e sposato a pieno la nuova rotta, così come ci fu il passaggio dalla fatturazione cartacea alla fatturazione elettronica, come anche il medoto che ha portato a ridurre la produzione di 16.000 bottiglie di plastica consumate dai dipendenti delle aziende con un’erogazione più intelligente e sostenibile dell’acqua, la stessa valenza e portata epocale del cambio generazionale tra caldaie non efficienti e caldaie a condensazione sarà sempre più chiaro e limpido a tutti, anche ai meno informati o scettici.
Vaillant Italia è fermamente decisa a dare il suo deciso contributo al riammodernamento volto al raggiungimento dell’efficienza energetica delle caldaie domestiche e non solo.
L’amministratore delegato di Vaillant Italia, Gherardo Magri, ha espresso il suo punto di vista sul momento storico dell’Italia e sull’impegno della sua azienda anche nel campo delle energie rinnovabili:“ In un momento molto particolare per noi, nel quale ci avviamo verso quella rivoluzione elettrica che è destinata a incidere profondamente sul nostro modo di essere azienda e sull’intero settore così come lo conosciamo oggi, l’inaugurazione del nostro impianto fotovoltaico assume un importante valore simbolico. Immaginiamo e lavoriamo per un futuro dove il comfort domestico sarà assicurato da soluzioni basate su fonti rinnovabili, amiche dell’ambiente, e questo rappresenta oggi l’apice del nostro impegno per la salvaguardia del Pianeta. Del resto al secondo posto nella classifica delle cose che più preoccupano gli italiani, c’è il problema dell’inquinamento e della la respirabilità dell’aria delle grandi città: trovo giusto che il Paese investa nelle fonti rinnovabili per il fabbisogno energetico dei suoi cittadini”.