Conferma il suo evidente trend di crescita JOB&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, chiusosi oggi in fiera a Verona. 55mila le presenze registrate (rispetto alle 45mila del 2023) e i quattro giorni di evento completamente sold out, a riprova di una manifestazione che continua a raccogliere riconoscimenti e a essere accreditata come punto di riferimento sui temi.
Un’edizione, la 33esima, che ha esplorato l’impatto delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale sul mondo della scuola e del lavoro, ma anche sulla società nel suo complesso, interrogandosi sulle sfide del futuro. “Persone, cultura, tecnologie. Per un nuovo Umanesimo europeo” è stato infatti il fil rouge del Salone, che ha messo in mostra le best practice già avviate all’interno delle scuole, degli enti di formazione, degli Its, delle università in tema di innovazione della didattica, ridefinizione dei percorsi formativi, nuove competenze da formare. Tra i temi clou, anche il grave problema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro e le leve su cui puntare per colmare questo gap e rispondere sia alle esigenze delle aziende che alla domanda di lavoro dei giovani, a partire dalla necessità di rendere l’orientamento sempre più efficace.
La manifestazione è promossa da Veronafiere eRegione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con il patrocinio diRai Veneto e la mediapartnership di Rai Cultura e TGR. Per la prima volta, inoltre, a JOB&Orienta anche il Festival del Futuro, promosso da Gruppo Editoriale Athesis, Eccellenze d’Impresa e MIT Sloan Management Review Italia.
Già definite le date dell’edizione 2025, in calendariodal 26 al 29 novembre 2025.
Anche quest’anno non è mancata l’attenzione del Governo al Salone, con la presenza dei ministri Giuseppe Valditara dell’Istruzione e del merito e Francesco Lollobrigida dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.
«L’incremento di oltre il 20% delle presenze della 33ª edizione di JOB&Orienta conferma il ruolo strategico di un format che, di anno in anno, ha saputo adattarsi e rispondere alle esigenze di studenti, docenti e professionisti del settore – commenta il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. La scelta di ampliare gli spazi espositivi ai padiglioni 9 e 10 di Veronafiere e di estendere la manifestazione a quattro giorni si è dimostrata vincente, non solo in termini di affluenza, ma anche di incremento degli espositori. Un grande risultato, a conferma dell’importanza del salone nel contesto nazionale. Questo risultato è stato possibile grazie alla sinergia con la Regione del Veneto e alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un impegno ulteriormente rafforzato dalla firma di un protocollo triennale con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per promuovere con nuove iniziative l’integrazione tra formazione e mondo del lavoro».
«I numeri di questa edizione confermano il valore della manifestazione: 425 realtà espositive, oltre 200 eventi culturali e 420 laboratori e attività interattive– dichiara Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere –. JOB&Orienta è un asset fondamentale nel portafoglio fieristico di Veronafiere, solitamente piattaforma di prodotti, che qui diventa vetrina di competenze e talenti. Il salone ha saputo posizionarsi come abilitatore di sistema domanda-offerta e punto di incontro tra formazione e occupazione. Per la prima volta la manifestazione ha ospitato il Festival del Futuro, che ha parlato di intelligenza artificiale, sostenibilità e transizione energetica, in relazione alle sfide geopolitiche che l’Europa sta affrontando. L’obiettivo per il futuro è rafforzare JOB&Orienta nel panorama internazionale, consolidando la sua capacità di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in costante evoluzione».
«Ancora una volta JOB&Orienta dimostra di essere al passo con i tempi fin dalla scelta del titolo che racchiude una delle grandi sfide del nostro tempo – commenta Valeria Mantovan, assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione del Veneto –. E di nuovo ha saputo rappresentare una straordinaria occasione di orientamento, formazione e crescita per i nostri giovani. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, è fondamentale essere preparati alle sfide che ci attendono, interpretando le richieste del territorio e offrendo un modello formativo innovativo, sostenibile, competitivo. Ringrazio le tantissime realtà e istituzioni che per quattro giorni hanno dato vita a innumerevoli proposte, convegni, dimostrazioni mettendo in luce il grande modello del Nordest e del sistema Paese».
Fa un bilancio del Salone molto positivo ancheClaudio Gentili, coordinatore del comitato scientifico di JOB&Orienta: «Tre i grandi obiettivi realizzati da questa edizione: l’aumento netto dei partecipanti, l’accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che attribuisce a JOB&Orienta una funzione importantissima nel campo dell’orientamento dei giovani e della formazione dei tutor e degli orientatori; infine la sinergia realizzata nell’interesse dei giovani e del loro futuro professionale tra gli attori più importanti dell’orientamento, in primis i Ministeri, le Regioni, gli enti di formazione professionale, le università e le scuole con particolare riferimento agli Its e alle reti di scuole». E in merito al titolo scelto “Persone, cultura, tecnologie. Per un nuovo Umanesimo europeo”, Gentili sottolinea: «La cultura è il ponte tra libertà, indipendenza, capacità critica delle persone e pervasività delle tecnologie, la loro minacciosità anche rispetto alle dimensioni etiche e culturali. L’intelligenza artificiale è un farmaco e come tutti i farmaci può avere un effetto benefico oppure può diventare un veleno. Perché non diventi un veleno c’è bisogno di più cultura e di più pensiero critico, e in questo la scuola può svolgere un importante compito».
Un plauso alla manifestazione anche da parte diMarco Bussetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto: «Credo che la radice del successo di JOB&Orienta 2024 la si ritrovi già nel titolo, nel riferimento al “nuovo Umanesimo europeo”. Mi pare sia la scelta di fondo della futura attività di orientamento per i nostri giovani. Si tratta di riferirsi all’intera persona e di rendere sempre più armonica anche l’innovazione tecnologica con la vita, le inclinazioni e le passioni di ciascuno. Come Ufficio scolastico regionale per il Veneto abbiamo partecipato organizzando convegni sul futuro delle nostre scuole e con uno stand dedicato alla didattica, all’inclusione, all’internazionalizzazione, alla legalità. Ricordo in particolar modo gli approfondimenti sugli Its e sul sistema formativo 4+2 e la riflessione sullo “Zerosei”. Quest’anno per la prima volta a JOB&Orienta, per aprirsi all’intera città di Verona, abbiamo proposto anche due eventi fuori salone, che hanno visto protagonisti i ragazzi di Ars Theatrandi e la nostra orchestra della rete dei licei musicali del Veneto».
Particolarmente significativo tra le progettualità di questa edizione l’hackathon #Immaginailtuofuturo, che ha visto protagonisti centinaia di ragazzi provenienti dalle scuole della filiera tecnologica professionale e dagli Its di tutta Italia, chiamati a sviluppare con l’aiuto dell’IA la propria idea di futuro, in particolare rispetto ai trend del settore in cui si inserisce il loro percorso di studi.
A fare da sottofondo ai quattro giorni di manifestazione la presenza di alcune radio studentesche, che tra interviste e approfondimenti hanno catturato i momenti più significativi della fiera e raccontato le storie dei loro coetanei. Ospitata allo stand del Ministero dell’Università e della Ricerca c’era “RadUni”, l’associazione degli operatori radiofonici universitari italiani, nello stand del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha invece trovato spazio “Voicebook radio”, la webradio delle scuole d’Italia, e con base allo stand del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali trasmettevano gli speaker di “Radioimmaginaria – la radio degli adolescenti”.