Istituzione di una sezione della Direzione Investigativa Antimafia, Piantedosi a Verona

 
 

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà a Verona martedì 8 ottobre. Si concretizza così l’impegno preso dal Ministro durante l’incontro al Viminale dello scorso giugno con il sindaco Damiano Tommasi, l’assessora alla Sicurezza, Trasparenza e Legalità Stefania Zivelonghi, il presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini e il coordinatore dei Sindaci della Provincia di Verona per Avviso Pubblico Daniele Zivelonghi, che si sono recati a Roma per consegnare personalmente la lettera con la richiesta sottoscritta da tutti i 98 Comuni della provincia di prevedere il distacco presso la Procura della Repubblica di Verona di un magistrato della Direzione Distrettuale Anti Mafia (D.D.A.) della Procura della Repubblica presso il tribunale di Venezia e l’istituzione di una sezione operativa della Direzione Investigativa Antimafia.

Il Ministro sarà in Prefettura con l’Amministrazione e tutte le Forze dell’ordine nell’ambito del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblica.

Nell’incontro verrà approfondita la richiesta di dotare il territorio veronese di quegli strumenti ritenuti necessari e fondamentali per combattere la mafia e la criminalità organizzata, una necessità avvertita ormai da anni e confermata dalle relazioni e dai dati della Direzione investigativa antimafia, e per la quale l’Amministrazione si è mossa fin da subito coinvolgendo tutti i Comuni della Provincia per un’azione corale e condivisa. Il risultato è stata la lettera indirizzata ai ministri dell’Interno e della Giustizia e ai parlamentari veronesi per finalizzare la richiesta, un risultato storico per la coralità e la rapidità della risposta.

Il documento è stato illustrato lo scorso 29 aprile in municipio, alla presenza del sindaco, dell’assessora alla Sicurezza, Trasparenza e Legalità, del presidente della Provincia, del coordinatore provinciale di Avviso Pubblico a Verona e di tutti i sindaci del territorio provinciale, concordi nell’affermare che il diritto alla legalità non ha colore politico, perché la legalità è un diritto fondamentale dei cittadini, e chiunque è al governo di una comunità sa che assicurarne il rispetto è un suo compito, un suo dovere.