“Isolina”: incontro con Dacia Maraini, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne

 
 

Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, con l’esortazione a governi e ONG a sensibilizzare l’opinione pubblica in tal data, scelta per commemorare il 25 novembre 1960, allorchè, in Repubblica Dominicana, sotto il regime di Trujillo, le tre sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono fermate da agenti del Servizio di informazione militare, sequestrate, torturate, trucidate brutalmente e gettate in un precipizio a bordo della loro auto, per simulare un incidente e coprire l’orrore perpetrato.

Il Comune di Verona ha accolto proposte di istituzioni pubbliche ed associazioni, realizzando un calendario di iniziative che culminano nell’incontro del 25 in Gran Guardia (ore 10.30-12.30) con la scrittrice Dacia Maraini, rivolto alle scuole superiori: “Isolina”, promosso dall’associazione Prospettiva Famiglia insieme alla Rete di Scuole Scuola e Territorio-Educare insieme, la collaborazione dell’assessorato ai Servizi sociali, famiglia e Pari opportunità e l’AIAF-Associazione Italiana Avvocati di Famiglia. Un altro importante contributo all’educazione alla legalità, nel nome del romanzo scritto dalla Maraini nell’85, straziante storia vera di Isolina Canuti, ragazza nella Verona a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento, che resta incinta dell’amante,ufficiale dell’esercito, il quale la costringerà ad abortire e morire in modo raccapricciante sul tavolo di un’osteria. Ma per salvare l’onore dell’esercito, tutto viene occultato, come se Isolina non fosse mai esistita. Oggi il dilagare della comunicazione non ha messo fine a questi crimini, può essere però uno strumento per limitarli, arginarli, denunciarli. Non è la soluzione, che sta solo in un inimmaginabile ravvedimento dei lati oscuri dell’animo umano, ma occorre appigliarsi e sfruttare al meglio ogni opportunità di ausilio e tutela.

prospettivafamiglia

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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