Insulta, picchia e stupra donna in spiaggia; marocchino di Verona incastrato dai social

 
 

Lei stava passeggiando da sola, di sera, quando si è imbattuta in uno sconosciuto con la metà dei suoi anni, che l’ha picchiata e violentata, nei pressi della spiaggia di Gatteo Mare (Forlì-Cesena), poi è fuggito.

L’incubo vissuto da una 60enne risale all’11 febbraio e al termine di un’indagine resa complessa dal fatto che il presunto aggressore non era mai stato censito prima dalla banca dati delle Forze di Polizia, i Carabinieri sono riusciti a rintracciarlo e ad eseguire il fermo nei confronti di un marocchino di 30 anni senza fissa dimora.
I militari della Compagnia di Cesenatico, coordinati dalla Procura di Forlì, erano riusciti ad identificarlo già una settimana dopo i fatti, dopo che la vittima aveva presentato denuncia, fornendo una descrizione dello stupratore che era stato ripreso anche dalle telecamere di videosorveglianza, piazzate lungo la strada utilizzata per scappare.

L’aggressione è avvenuta alla foce del fiume Rubicone.
Secondo la ricostruzione dei fatti, aveva scambiato alcune battute con la donna, poi l’aveva strattonata e trascinata vicino alla spiaggia, nell’area dei giardini ‘Don Guanella’. L’aveva picchiata sul volto, violentata, poi l’aveva lasciata dolorante ed era fuggito. L’uomo è stato localizzato grazie ai social, in un piccolo Comune della provincia di Verona dove si era rifugiato.
Qui, il 26 marzo, dopo un appostamento di circa 12 ore, è stato bloccato dai carabinieri. Era privo di documenti.

Il pm veronese Alberto Sergi ha chiesto e ottenuto dal Gip Carola Musio l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, all’esito dell’udienza di convalida.
Poco dopo il fermo è stata fatta una perquisizione in un casolare di campagna dove viveva l’indagato e sono stati trovati alcuni indumenti corrispondenti a quelli indossati il giorno della violenza, descritti dalla vittima e ripresi anche dalle telecamere.

Rimasta sola, la donna aveva chiamato subito i soccorsi e sul posto erano arrivati i carabinieri e l’ambulanza che aveva provveduto al trasporto al Pronto Soccorso dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena. Per le ferite riportate aveva avuto una prognosi di una decina di giorni ed era stata dimessa.
Il sindaco di Gatteo Roberto Pari, aveva parlato di una “vile e ignobile aggressione“, un “episodio gravissimo e deprecabile” auspicando una rapida risoluzione delle indagini, scattate immediatamente. La caccia all’uomo si è conclusa.

 
 

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