Le ripetute operazioni di polizia hanno portato alla luce il grave fenomeno dell’inquinamento della realtà sociale ed economica veronese da parte della criminalità organizzata la cui presenza era già stata confermata dall’allora Ministro dell’Interno Alfano.
“Oltre ai numerosi arresti ed ai blitz effettuati, sono state emesse negli ultimi anni, 24 Interdittive antimafia nei confronti di imprese e persone collegate con la criminalità organizzata che operavano a Verona, alcune delle quali hanno colpito soggetti che gestivano beni di proprietà delle Pubbliche Amministrazioni” – è quanto dichiarato dal senatore del Partito Democratico Vincenzo D’Arienzo.
“Il territorio veronese – prosegue Maurizio Facincani, segretario provinciale PD – è stato anche oggetto dei classici atti intimidatori propri della criminalità organizzata di stampo mafioso, quali gli incendi nei confronti di aziende che trattano rifiuti e di quelle che operano nel settore del trasporto”.
“Da ultimo – aggiunge D’Arienzo – le indagini hanno consentito di verificare il tipico fenomeno noto in altre realtà, ovvero soggetti, imprenditori, commercianti, cittadini, che si accreditano presso persone collegate con la criminalità organizzata, che suggeriscono affari, che sollecitano interventi economici e sociali. Un affidamento all’anti Stato che è la cartina di tornasole della pervasività e della pericolosità della piovra“.
Per queste ragioni, il Senatore D’Arienzo ha chiesto al ministro Salvini di:
1. Implementare le competenze già dimostrate dalla Prefettura di Verona destinando ulteriore personale a quell’Ufficio con professionalità, esperienze e conoscenze del fenomeno mafioso in modo da proseguire quella “battaglia” che lo Stato deve compiere per garantire ai veronesi la sicurezza e la tranquillità nello svolgimento della vita quotidiana;
2. Istituire a Verona una sede della Direzione Investigativa Antimafia a Verona per favorire l’analisi e la risposta ai fatti accaduti nel territorio o comunque che l’hanno coinvolto, anche se indirettamente ed, ovviamente, l’importantissima fase della prevenzione,
Inoltre ha chiesto al Ministro Bonafede di avviare contatti con il Consiglio Superiore della Magistratura al fine di favorire l’istituzione a Verona di una Sezione staccata della Direzione Distrettuale Antimafia, oggi presente nel capoluogo di Regione in modo da consentire la lettura dei fatti accaduti e la pronta risposta di ordine particolare che non sempre la magistratura ordinaria è in grado di applicare.
Conclude Facincani: “I parlamentari PD componenti della Commissione Parlamentare Antimafia chiederanno al Presidente Morra di integrare la prossima missione prevista in Veneto per il prossimo mese di Maggio con una visita specifica a Verona, in continuità con quanto già avvenuto nel 2015”.