Indecenza e maleducazione negli appartamenti, ATER sceglie la “Tolleranza Zero”

 
 

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Finalmente
(punto).

Non è più accettabile l’utilizzo improprio di un bene pubblico come una casa popolare, lasciata in condizioni indecorose! Perciò, a campione, abbiamo scelto due immobili sfitti nel Comune di Verona al fine di informare l’opinione pubblica di determinate situazioni; un alloggio in via IV Ponte 12, al Saval, ed uno in via Pole 19, a San Massimo”.

Senz’alcun tipo di aggiunta o modifica da parte nostra, queste 4 righe qui sopra riportate rappresentano l’apertura del comunicato stampa diffuso dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale scaligera la quale da tempo andava denunciando – anche attraverso i nostri canali – dell’insopportabile ingiustizia a danno di tutti i cittadini.

La Regione Veneto – prosegue il comunicato – investe ogni anno milioni di euro per mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà un alloggio con un canone di locazione ampiamente calmierato, ma non è giusto che, a fronte dell’impegno profuso, l’ATER si ritrovi consegnati degli appartamenti praticamente distrutti o comunque in condizioni indecenti con maniglie rotte, intonaci logori, porte bucate o divelte, bagni indecorosi e quant’altro.

Si è deciso, pertanto, di far vedere ai cittadini le crude realtà che mettono in grande difficoltà l’Azienda.
È per questi motivi – chiude il comunicato – che nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione dell’ATER del 14 dicembre 2018 si è deliberato di inserire nei nuovi contratti di locazione una specifica clausola che, oltre ad impegnare gli assegnatari ad un corretto utilizzo del bene locato, specifichi che l’Azienda procederà legalmente alla richiesta di risarcimento danni, qualora dalla verifica dell’immobile lasciato sfitto dovessero risultare gravi problematiche manutentive, ascrivibili ad un utilizzo scorretto dell’appartamento“.

 
 

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