Incontro in Letteraria, Felicita Bevilacqua La Masa tra i Veronesi illustri

 
 

L’Associazione dei Consiglieri Emeriti del Comune di Verona ha promosso una serie d’importanti iniziative.

Con la presidenza di Silvano Zavetti, l’associazione si è imposta all’attenzione di Verona per il suo impegno e le sue numerose attività.

Sicuramente l’edizione dei volumi sulla storia dell’Amministrazione Comunale, tra cui il consiglio comunale e la Grande Guerra e quallo Sui 100 anni di Spettacoli Lirici in Arena sono delle pietre miliari per lala cultura veronese.

Inoltre sempre dall’Associazione sono stati organizzati cicli di conferenze su “Veronesi Illustri”.

Domani martedì 20, alle 17.30, il sodalizio ha organizzato il quinto incontro per conoscere la figura della mecenate italiana, nativa di Verona, Felicita Bevilacqua La Masa (Verona 1822- Venezia 1899), che fu infermiera per i soldati della Repubblica Romana.

Anche se la sua esistenza fu abbastanza travagliata, alla sua morte, volle che divenisse sua erede universale l’Opera Pia Bevilacqua La Masa, oggi Fondazione, che ancor oggi dopo 120 anni  promuove, aiuta e forma, con gli strumenti e il supporto adeguati, i giovani artisti.

L’incontro promosso è stato promosso con il patrocinio della Società Letteraria di Verona.

L’appuntamento da non perdere sarà tenuto dalla professoressa Elena Sodini.

Per partecipare, link http://www.societaletteraria.it/streamingvideo/.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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