Incontro con la psicologa, per affrontare le patologie innescate dopo il Covid

 
 

Fornire una cassetta degli attrezzi per aiutare i giovani a gestire e risolvere problemi e patologie attuali o che si sono evoluti dopo la pandemia. È questo l’obiettivo del ciclo di conferenze “La Comunità incontra la Psicologia” che si terrà da sabato 25 novembre nella sala convegni della Gran Guardia promosso dal Comitato di psicoterapeuti “Verona e la Psicologia” con il patrocinio del Comune di Verona e Ulss 9, in collaborazione con Hermete coop., Centro Terapia Strategica e Associazione Pianeta sindacale Carabinieri, grazie al sostegno di BCC Valpolicella Benaco e Medical Salix.

“Siamo veramente grati per il ricco programma che vedrà a Verona diversi professionisti nel campo della psicologia, in un momento in cui capiamo tutti quali siano le emergenze e come anche in campo educativo la psicologia possa dar il suo contributo – ha detto l’assessora alla Salute Elisa La Paglia -. È un’iniziativa che si è svolta anche negli anni passati, ma mai con un programma così ricco e ampio. ‘Verona e la psicologia’ è una realtà composta dai professionisti Giulia Rinaldi, Giovanni Albertini e Michele Dolci che vanno ringraziati per mettersi a disposizione della comunità, facendo un lavoro organizzativo e di selezione che va oltre la professione e del quale tutti possiamo beneficiare. L’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza, un’occasione importante per tutti noi per fare un focus su queste criticità e sulle soluzioni”.

Cinque incontri, rivolti soprattutto ai genitori e insegnanti, che affronteranno temi inerenti la salute mentale degli adolescenti con forme esasperate di ansie, fobie e propensione al ritiro sociale durante e dopo il Covid.

Come rilevato da un’indagine recente coordinata dall’Istituto Superiore della Sanità infatti, il 40 % degli adolescenti italiani ha riferito un peggioramento della propria salute mentale in conseguenza degli effetti della pandemia. Il tutto confermato da una recente ricerca dell’Inc Non Profit Lab, che ha messo in luce come il 10% dei giovani (fascia 15-24) assuma psicofarmaci per dormire, studiare o dimagrire, senza prescrizione medica, e di come il 30 % che patisce disturbi psicologici non chieda aiuto. 

Come gestire questa situazione? Ma soprattutto, come e dove chiedere aiuto? A questo e a molte altre domande vogliono dare risposte ed indicazioni i maggiori professionisti del settore che interverranno durante questo ciclo di incontri.

La partecipazione alle conferenze è gratuita con obbligo di prenotazione al sito www.veronaelapsicologia.it. Per info e contatti si può scrivere una email a [email protected] o chiamaro il numero 339 5490950.

Programma. 

25 Novembre ore 18 – Hermete Cooperativa Sociale “La comunità che genera. Protagonismo giovanile e alleanze nel territorio”. Alberto Pellai “Allenarsi alla vita. Apprendere non solo il sapere e il saper fare, ma anche il saper essere”.

16 Dicembre ore 18 – Matteo Lancini “La fragilità adulta come nuova emergenza educativa”.

18 Febbraio 2024 ore 18 – Isabel Fernandez “Il ruolo del trauma nella salute mentale di bambini e adolescenti. II contributo della terapia EMDR”.

2 Marzo 2024 ore 18 – Giorgio Nardone “Le emergenti psicopatologie giovanili e la loro terapia in tempi brevi”.

27 Aprile 2024 ore 18 – Vittorino Andreoli Lectio magistralis “La percezione del tempo in psicopatologia”. 

 

L’iniziativa è stata presentata questa mattina in sala Arazzi. Sono intervenuti l’assessora alla Salute Elisa la Paglia, Lisa Meneghelli della Direzione Sanitaria Ulss 9 e la psicologa, psicoterapeuta Centro di Terapia Strategica e del comitato Verona e la Psicologia Giulia Rinaldi. 

“Le fragilità sono esplose nel periodo post Covid, come confermano recenti indagini – spiega Lisa Meneghelli –. Dati preoccupanti che devono essere noto a tutti. Per far ciò vanno creati dei ponti tra il mondo socio-sanitario, i cittadini e istituzioni del territorio. Come Ulss 9 sono numerosi gli interventi e le iniziative che i nostri Centri di Salute Mentale mettono a disposizione per garantire un valido supposto psicologico alla popolazione. Per questo motivo vogliamo cogliere ogni possibilità di parlarci e coordinarci con le varie associazioni per sostenere il benessere dei cittadini di Verona e provincia”.

“Come professionisti abbiamo osservato un cambiamento totale dei punti di riferimento – sottolinea Giulia Rinaldi -. I problemi non sono esplosi post Covid, perché erano presenti anche prima, semplicemente si sono esacerbati in maniera più potente. Il senso di questa rassegna è nato prima di tutto per poter ristabilire l’importanza della relazione, poi per illuminare la psicologia nella sua funzione originale attraverso grandi professionisti”.

 
 

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