Oltre 1 milione di euro: a tanto ammonta l’investimento per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica all’ospedale Mater Salutis di Legnago. Il costo del nuovo macchinario, a disposizione dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia diretta del Dr. Lamberto Bologna, è di 700mila euro, mentre i lavori di allestimento e installazione sono costati 380mila euro.
«L’investimento per la nuova Risonanza Magnetica del Mater Salutis – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera, Dott. Pietro Girardi – rappresenta un nuovo importante tassello nel processo di rinnovamento del parco tecnologico diagnostico-strumentale, portato avanti da questa Direzione in tutte le strutture ospedaliere e territoriali. Ringrazio per questo la Regione Veneto, il Presidente Luca Zaia e l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, da sempre attenti alle esigenze del territorio e di un Ospedale, il Mater Salutis, sempre più all’avanguardia, con macchinari di ultima generazione, punto di riferimento per la Pianura Veronese e non solo. Stiamo facendo un grande lavoro con le Amministrazioni Comunali del territorio per riuscire a risolvere le problematiche tutti insieme».
Oltre che del Direttore Generale dott. Girardi, la cerimonia di inaugurazione ha visto la presenza di Manuela Lanzarin, Assessore a Sanità e Servizi Sociali della Regione Veneto; Denise Signorelli, Direttore Sanitario della ULSS 9; Marco Luciano, Direttore Medico Ospedaliero del Mater Salutis; Francesca Fornasa, Direttore Dipartimento intraziendale strutturale Diagnostica per Immagini della ULSS 9; Lamberto Bologna, Direttore ff UOC Radiologia del Mater Salutis; di Flavio Massimo Pasini, Presidente della Provincia di Verona e del Comitato Sindaci del Distretto 3; con Graziano Lorenzetti, Sindaco di Legnago; Don Gianni Naletto, delegato vescovile Pastorale Sanitaria, e una folta rappresentanza dei Sindaci del Comitato.
L’Assessore regionale Manuela Lanzarin ha sottolineato come «per l’Ospedale di Legnago questa nuova Risonanza Magnetica rappresenti un’innovazione importante. La Regione Veneto c’è ed è a fianco della Direzione di una ULSS, come quella 9, che è estesa, importante, complessa. Un’Azienda, la ULSS 9 Scaligera, che ha saputo tenere nei momenti difficili dell’emergenza pandemica e tiene anche oggi. L’obiettivo della Sanità della Regione è essere puntuali nell’erogazione dei servizi e più vicini possibili alle esigenze dei cittadini. Purtroppo non ci riusciamo sempre, e di questo ne siamo consapevoli, ma sappiamo che stiamo mettendo in campo, con grande impegno, tutte le possibilità e le sinergie in nostro possesso. Il momento è difficile ma la nostra attenzione alla qualità del servizio è la priorità. Abbiamo capito che l’investimento continuo in Sanità paga, in termini di qualità del servizio».
«Le macchine, alla fine, le fanno funzionare le donne e gli uomini della nostra Azienda», la riflessione della dr.ssa Denise Signorelli, Direttore Sanitario ULSS 9. «Chiedo a tutti questi professionisti di far funzionare appieno queste macchine, nel segno della qualità di un servizio,che deve includere anche cortesia e attenzione verso i pazienti. Sempre più dobbiamo unire questi tre aspetti: la tecnologia delle macchine, la professionalità di medici ed operatori, insieme alle attenzioni verso tutti i cittadini che si rivolgono a noi. Tutto questo chiude il cerchio sulla qualità del servizio».
La dr.ssa Francesca Fornasa ha posto poi l’accento sul continuo rinnovamento del “parco macchine” del Dipartimento intraziendale strutturale Diagnostica per Immagini della ULSS 9, passando poi a evidenziare «il nostro “parco umano”: abbiamo medici motivati, giovani e meno giovani, e nel Dipartimento siamo riusciti a creare gruppi di lavoro trasversali, con protocolli comuni».
Il Presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini ha ribadito «il concetto di fare squadra, tutti insieme, noi sindaci e l’ULSS 9 tutta. Ringrazio perciò il dott. Pietro Girardi Direttore Generale e i collegi Sindaci. Ringrazio anche l’Assessore regionale Manuela Lanzarin, sempre attenta al territorio. Auguro a tutti buon lavoro, soprattutto in vista degli appuntamenti futuri – e mi riferisco all’investimento dei fondi previsti dal PNRR e del nuovo ospedale di Legnago – in un momento di crisi e di mancanza di personale ma anche di materie prime. Solo uniti potremo vincere le sfide future di Verona e del Veneto».
Il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti ha ribadito che il Mater Salutis non è solo l’Ospedale di Legnago, «ma una struttura di riferimento per un territorio molto più ampio. Ed è per questo – ha detto il primo cittadino legnaghese – che ringrazio non solo l’ULSS 9 Scaligera e la Regione nella persona dell’Assessore Lanzarin, ma anche la Provincia di Verona e tutti gli amministratori che vedo riuniti oggi per l’inaugurazione di un macchinario innovativo che aumenta la qualità del servizio del Mater Salutis».
LA RISONANZA MAGNETICA
A spiegare le caratteristiche tecniche della RM è stato il dr. Lamberto Bologna Direttore facente funzioni UOC Radiologia Mater Salutis di Legnago «La Risonanza Magnetica (RM), installata all’Ospedale Mater Salutis di Legnago è una apparecchiatura “ad alto campo” con un magnete da 1,5 Tesla, dotata delle tecnologie più avanzate che massimizzano la qualità diagnostica e riducono la durata dell’esame. Rappresenta l’ultima generazione di sistemi di Risonanza Magnetica, con l’acquisizione dell’immagine completamente digitalizzata».
La nuova RM consente di eseguire gli esami di risonanza magnetica per tutti gli ambiti diagnostici (neurologia, cardiologia, otorinolaringoiatria, oncologia, ortopedia, senologia, gastroenterologia, urologia) e di tutti i settori del corpo umano: dai più tradizionali (come quelli articolari e neurologici) a quelli decisamente più complessi e impegnativi (quali cuore, mammella e organi dell’addome e apparato circolatorio) fino allo studio multiparametrico della prostata. Con la nuova RM si possono eseguire esami del tipo “Total Body”, ovvero scansioni dalla testa ai piedi, senza riposizionamento del paziente, raggiungendo un campo di vista fino a 205 cm.
La RM del Mater Salutis è dotata di un foro di entrata di 70 cm di diametro e di una lunghezza di 157 cm che permettono di migliorare il comfort dei pazienti, soprattutto quelli claustrofobici. Grazie alle più recenti applicazioni dell’intelligenza artificiale, offre maggiore rapidità nell’acquisizione dell’esame e si adatta alle caratteristiche di ogni singolo paziente, rendendone possibile l’esecuzione anche in quei casi in cui si doveva rinunciare per limiti fisici e/o clinici. Ridurre i tempi di acquisizione dell’esame limita il rischio di artefatti nell’immagine causati dal movimento (volontario o involontario) del paziente durante la scansione. Inoltre velocizzare l’acquisizione è il fattore fondamentale per permettere la visualizzazione di rapidi cambiamenti fisiologici e per gli studi dinamici con mezzo di contrasto.