Inaugurato il 250º a.a. dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona

 
 

Presso la storica sede di Palazzo Erbisti in Via Leoncino 13 si è svolta oggi la cerimonia inaugurale del 250º anno accademico della celebre Accademia veronese istituita sotto la Repubblica Veneta, ormai un quarto di millennio fa. 

Alla presenza di molteplici autorità, accademici e cittadini, ha portato anzitutto i saluti dell’amministrazione comunale l’Assessore alla Cultura e al Turismo l’avv. Francesca Briani, cui sono seguiti quelli della Consigliera provinciale Ilaria Cervato porta voce del Presidente Antonio Pastorello e del Magnifico Rettore dell’Ateneo veronese, il prof. Nicola Sartor. 

È seguita una compìta relazione di rito del Presidente, l’avv. Claudio Carcereri De Prati, sulle attività svolte nell’anno accademico appena trascorso, ricordando gli accademici mancati e quelli di nuova nomina. Non sono mancati i saluti e ringraziamenti alle autorità e rappresentanti degli enti finanziatori: il Presidente del Tribunale scaligero, il Presidente dalla Fondazione Cariverona, i Consoli di Francia ed Austria, il Presidente di AGSM l’avv. Michele Croce, solo per citarne alcuni.

Al Presidente non resta che tagliate idealmente il nastro della storia con il motto accademico “ARVIS SCIENTIIS LITTERIS COLENDIS”. 

La parola viene ceduta dal Presidente al prof. Francesco Perfetti, per la prolusione. Una lectio magistralis di rara chiarezza sul significato e con spunti interpretativi del I Conflitto Mondiale in relazione all’Italia.

Sopraggiunto il Sindaco avv. Federico Sboarina, anch’egli ha portato i suoi saluti in corsa ricordando l’importanza dell’Accademia come nobile strumento di tutela e sviluppo dell’«anima» di Verona e dei veronesi.
Interviene poi il sen. Stefano Bertacco per riportare i Saluti del Presidente del Senato Pietro Grasso, pervenuti telefonicamente, impossibilitato a presenziare per impegni istituzionali in occasione del delicato voto di fiducia. 

Chiude la cerimonia la consegna dei diplomi ai nuovi accademici per le classi di Scienze e di Lettere, cui si aggiungono attestati di merito per giovani ricercatori.

 
 
Matteo Fabris
Nato a Verona nel 1993 è ad oggi studente al quinto anno in Giurisprudenza presso l’Ateneo veronese. Dal 2009, parallelamente al Liceo "Scipione Maffei" prima e all’Università poi, conduce a titolo personale ricerche documentarie presso l’Archivio di Stato di Verona (per il quale ha curato nel 2014 l'inventario del fondo del Collegio dei medici) e altri istituti di conservazione cittadini e non. I suoi interessi di indagine spaziano dalla storia delle chiese scomparse della città ad ámbiti della storia socioculturale locale, della medicina in particolare. Già è autore di due volumi: un primo sulle chiese e gli ospedali degli orefici veronesi ed un secondo sul Palazzetto Fontana, ingresso al Teatro Romano, con apporti nuovi sui palazzi di Piazza dei Signori e Castelvecchio.

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