Fermo non si arrende e lancia la sfida per le Primarie. “Ritirarmi? Non ci penso proprio”. E rilancia: “Avanti con il progetto ‘Grande Verona’”.
Sembrava finita. La ventilata scelta della direzione PD di affidarsi per le primarie al duo Franchetto-Salemi avrebbe potuto tagliargli le gambe e sfiduciarlo. Ed invece così non è stato: Fermo va avanti, più convinto di prima e dichiara:
“Alle Primarie ci sarò anch’io. Sono al di là delle correnti e dei giochetti di partito“.
Damiano si rimbocca la manica e si prepara al braccio di ferro. Non con i vertici del suo partito, ci mancherebbe. Il suo sguardo è oltre. Il trentacinquenne imprenditore “bioloc” ha un obiettivo: scardinare vecchie logiche partitiche e rinnovare Verona.
“Agli amministratori la gente chiede concretezza – chiarisce. Da sindaco avrò le mani libere sia che si tratti di comporre la Giunta che nella scelta di chi guiderà le aziende comunali”.
Rivoluzionario con autorevolezza, Fermo cambia il punto di vista e rispolvera vecchie idee.
“Tra poco meno di 10 giorni – continua – riproporrò il laboratorio “Grande Verona” per avvicinare ogni cittadino alla politica”.
“Un progetto – conclude Fermo – che punta ad unire tutti, PD compreso, contro il perenne bisogno dei gruppi dirigenti di contarsi e dividersi”.