Il linguaggio che si trasforma in base alle abitudini che cambiano, i social che entrano nel nostro habitus e lo influenzano pesantemente: sono alcune delle riflessioni – anticipate da un incontro nell’ambito della lezione di Antropologia dell’Arte tenuta da Francesco Ronzon, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Verona, oggi giovedì 24 gennaio, alle 17 – che convergono nello spettacolo teatrale “In your face” (venerdì 25, Fucina Machiavelli) di “Ateliersi”, collettivo che opera tra le arti performative e teatrali.
Finalista UBU come miglior progetto sonoro 2018, “In your face” attinge dai profili Facebook, utilizzando il linguaggio dei social media per la riscrittura dell’opera “Trovarsi” di Pirandello e si manifesta in un flusso teatrale e musicale che propone un nuovo punto di vista per osservare il rapporto tra l’io e la sua rappresentazione. Per sfidare l’interfaccia della pagina, la scena si sviluppa seminando nel vuoto indizi per l’immaginazione, la soglia che divide la zona della performance da quella del pubblico.
Ateliersi è composto da Fiorenza Menni (direzione artistica, attrice e autrice), Andrea Mochi Sismondi, (direzione artistica, attore e autore), Giovanni Brunetto (direzione tecnica e arti sonore), Elisa Marchese (amministrazione e organizzazione), Tihana Maravic (progettualità e comunicazione), Diego Segatto (arti web e grafiche). Numerosi altri collaboratori artistici e consulenti vengono coinvolti poi sui singoli progetti. Il gruppo ha sede a Bologna all’Atelier Si, luogo di sperimentazione e produzione.
Lo spettacolo di venerdì si inserisce nel solco di “Are We Human“, progetto che promuove la creazione contemporanea nelle sue diverse declinazioni e formati espressivi superando la tradizionale divisione di generi e luoghi di rappresentazione.