Le mamme e il loro impegno sono al centro della campagna di primavera “Io per Lei”, che vede unite Fondazione Telethon e Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) per supportare la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.
Anche Verona, insieme a circa 1600 città di tutta Italia, aderisce alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi.
Domani, domenica 2 maggio, infatti, per festeggiare anche la Festa della Mamma, nello stand in piazza Bra sarà possibile acquistare una scatola di biscotti dall’originale forma a cuore. I volontari UILDM saranno presenti per raccogliere storie di determinazione e coraggio ma anche per raccontare il lavoro svolto in questi anni e i risultati raggiunti nel miglioramento della qualità della vita delle persone affette da una patologia neuromuscolare.
Il ricavato della campagna sarà diviso a metà tra Fondazione Telethon e la sezione veronese di UILDM, per la promozione di attività sul territorio.
“Una rete di solidarietà per le mamme di bambini affetti da malattie genetiche rare, ma anche per tutte le donne malate – afferma l’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare –. La ricerca, infatti, può migliorare e salvare la vita dei loro figli, oltre a fornire quei supporti e servizi a sostegno delle famiglie, che non devono sentirsi sole nel difficile viaggio della malattia. Quest’anno la donazione si fa acquistando dei biscotti a forma di cuore, in una scatola di latta nei colori della primavera: il regalo perfetto per la festa della mamma”.
UILDM Verona Onlus, attiva da 50 anni, sostiene la prevenzione, la terapia e la ricerca sulle malattie neuromuscolari, svolge azioni a sostegno di persone con disabilità e le loro famiglie. Attraverso la Fondazione Speranza Onlus, UILDM Verona gestisce un centro riabilitativo con circa 400 pazienti affetti da distrofia muscolare, sclerosi multipla laterale amiotrofica (SLA), sclerosi multipla, artrofie spinali, organizza incontri informativi, convegni e corsi specifici per operatori. Molto intensa anche l’attività con i volontari che offrono le loro prestazioni a persone con disabilità, per 11 mila ore di servizio effettuate solo nel 2020.