Riceviamo e pubblichiamo la nota di Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani.
“Il centro storico di Verona non vuole fare da cavia alle sperimentazioni ideologiche dell’amministrazione e del governo i quali, per darsi una patina di ecologismo, si sono inventati la libera circolazione delle auto elettriche e ora anche di quelle ibride. Se la sperimentazione già avviata dall’amministrazione sulle auto full electric (da settembre possono entrare e parcheggiare a sbafo in ztl) rischia di essere soltanto una mossa propagandistica, dato l’esiguo numero di mezzi alimentati solo elettricamente, l’apertura governativa alle auto ibride a doppia alimentazione rischia di fare seri danni alla vivibilità del centro storico in quanto il loro numero è ben maggiore.
I residenti non si battono soltanto per avere una riduzione dell’inquinamento, ma anche per poter usufruire di spazi pubblici con funzioni socio-culturali.
In centro (e nei quartieri) vogliamo la libera circolazione delle persone, non delle automobili. Chiediamo pertanto al Sindaco di far arrivare al governo il biasimo della città di Verona per questa scelta insensata”.