In carcere per…studiare! Le fattorie sociali di Coldiretti per il reinserimento lavorativo detenuti

 
 

La Regione del Veneto ha di recente inserito le cosiddette aziende solidali nella programmazione sanitaria riconoscendone l’importanza strategica nel terzo settore assistenziale.

Ecco dunque, in un’estate già particolare per i motivi noti in tutto il mondo, il carcere di Montorio trasformato in una sorta di “scuola” per una quindicina di imprenditori agricoli in procinto di aprire una fattoria sociale.

Il gruppo, che sta frequentando il corso organizzato da Impresa Verde Verona srl, l’ente di formazione della Coldiretti provinciale, è stato accolto dalla direttrice Mariagrazia Bregoli per conoscere le attività agricole in essere nella casa circondariale e individuare lo sviluppo di possibili progetti di inserimento lavorativo dei detenuti. “Oggi produrre in agricoltura non vuol dire soltanto portare il buon cibo sulle tavole degli italiani, ma rispondere a precise necessità della società in ambiti diversi. – precisa Chiara Recchia, responsabile Donne Impresa di Coldiretti Verona che porta avanti i progetti delle fattorie didattiche e sociali –

A queste si aggiunge naturalmente l’agricoltura sociale che declina in norme, procedure, studi e comunicazione ciò che è da sempre prerogativa del “lavoro dei campi”: l’accoglienza.

Nella famiglia rurale, infatti, l’integrazione non è un fatto straordinario e prevede uno spazio occupazionale per tutti. Si tratta di un patrimonio di valori spontaneo che trova nell’ospitalità in campagna persone disabili, carcerati e malati psichici o emarginati.

“Il lavoro dei campi e l’impegno delle fasi di semina, raccolta e trasformazione dei prodotti coinvolge in eguale misura tutti, senza differenze”. Il Veneto – evidenzia Coldiretti in un comunicato – vanta la prima normativa regionale ispirata dalla nutrita presenza delle varie espressioni della multifunzionalità agricola. 35 sono le realtà iscritte ufficialmente all’elenco regionale di cui 8 veronesi, oltre agli agricoltori scaligeri che hanno frequentato e stanno frequentando corsi di formazione e sostenuto l’esame finale per intraprendere presto questo indirizzo aziendale perfezionandolo in base al progetto di sviluppo.

 
 

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