In arrivo contributi per la Fondazione Arena

 
 

Con deliberazione del 10 agosto scorso, resa pubblica soltanto oggi, la giunta comunale ha stanziato per la Fondazione Arena 300 mila euro di contributo ordinario per il 2015 più altri 300 mila per il 2016 per un totale di 600 mila euro. 

“Seppure con ritardo il Comune si mette in pareggio per quanto riguarda la contribuzione ordinaria – osserva il capogruppo Michele Bertucco -, resta invece ancora pendente per metà il contributo straordinario di 3 milioni di euro promesso dalla giunta quando alla guida della Fondazione c’era Girondini ma erogato soltanto in parte dopo l’arrivo del commissario straordinario. 

Viste inoltre le novità legislative che mettono in forse il contributo della Camera di Commercio, è il caso di fare, di concerto col commissario straordinario, il punto della situazione sul ruolo degli enti pubblici cittadini a sostegno della principale industria culturale della città, alla luce del piano di rilancio e affinché i sacrifici richiesti ai lavoratori non restino vani”.

Il consigliere Eugenio Bertolotti osserva: 

“In Consiglio rimangono inevase le nostre richieste sul contributo della Camera di Commercio e sulla necessità di fare pressing sulla Regione Veneto le cui dazioni sono in calo costante da molti anni. Il valore non solo economico ma anche culturale della Fondazione Arena non è infatti circoscrivibile alla sola città di Verona ma è patrimonio (turistico, culturale e di indotto) di tutto il Veneto. Occorre inoltre trovare un punto comune rispetto le continue proposte di privatizzazione” avverte Bertolotti. 

“E’ vero che le Fondazioni devono avere la loro sostenibilità economica (e sotto questo profilo l’ultima stagione qualcosa ha dimostrato) ma debbono essere riconosciute e trattate anche come beni culturali che producono cultura e al tempo stesso sono attrattori e portatori di un benessere economico indiretto sul quale non si può sorvolare. 

Le stesse attività extralirica sono più appetibili se l’Arena continua ad essere il tempio della musica, ma senza la lirica anche l’anfiteatro verrebbe ridotto ad un palcoscenico tra tanti”.

 
 

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