Tornerà a stupire la nuova produzione di Aida di Giuseppe Verdi.
Domani, venerdì 9 luglio, si svolgerà la terza rappresentazione sul palco dell’arena di Verona.
Grazie alla collaborazione con il Museo Egizio di Torino, il preludio rivela immagini autentiche dell’antico Egitto con scenografie digitali che si intrecciano con gli allestimenti areniani in spettacolari paesaggi tridimensionali.
Sarà il giovane maestro venezuelano Diego Matheuz a dirigere il cast internazionale: il turco Murat Karahan, si unisce come valoroso Radamès al grande soprano statunitense Angela Meade, in Aida.
Ad osteggiarli è la principessa Amneris di Olesya Petrova, mezzosoprano russo che fa il suo debutto stagionale con il Re degli Egizi affidato al basso veronese Romano Dal Zovo.
Il basso polacco Rafał Siwek, sarà il gran sacerdote Ramfis, Carlo Bosi l’esperto Messaggero e Yao Bohuila Sacerdotessa. Il baritono siciliano Damiano Salerno, alla sua prima presenza all’Arena di Verona interpreta Amonasro, padre di Aida e re degli Etiopi.
Il trentacinquenne venezuelano Diego Matheuz, già direttore principale della Fenice a Venezia e dell’Orchestra Mozart su invito di Claudio Abbado, con Aida ha fatto il suo doppio debutto in Arena e con il titolo verdiano.
Dirigerà l’Orchestra della Fondazione, il Coro preparato da Vito Lombardi, il cast internazionale sul palcoscenico con numerosi mimi, corifee e figuranti e il Ballo, in cui spicca la prima ballerina Eleana Andreoudi.