In Arena Aida, Carmen e la nuova Bohème

 
 

Quattro serate di grande opera in questo fine settimana al 101° Arena di Verona Opera Festival 2024. Due rappresentazioni di Aida (giovedì 18 e domenica 21) e una di Carmen di Bizet (sabato 20 luglio) incorniciano la prima de La Bohème, nuova produzione del Festival 2024 per il centenario di Giacomo Puccini: venerdì 19 luglio in scena un cast di stelle, tra cui Grigolo, Grigoryan, Micheletti, Bellocci, Vinogradov, dirette da Daniel Oren nello spettacolo di Alfonso Signorini, regista al debutto in Arena.

AIDA. Giovedì 18 e domenica 21 luglio, sempre alle 21.15, torna in scena Aida, l’opera di Giuseppe Verdi che è diventato titolo simbolo degli spettacoli lirici all’Arena di Verona, con il suo equilibrio perfetto di grandiosa coralità e appassionato intimismo. Sul podio torna il maestro MarcoArmiliato, alla guida dei complessi artistici di Fondazione Arena, impegnati con Ballo e Tecnici nell’allestimento ‘di cristallo’ curato da Stefano Poda, con piramidi di luce, trasparenze, laser, costumi tra iconografia egizia, alta moda e arte contemporanea. Grandi interpreti internazionali nel cast: Aida è interpretata da Maria Josè Siri, mentre nella rivale Amneris si alternano Clémentine Margaine (18/7) ed Ekaterina Semenchuk (21/7). L’amato Radames è interpretato dai tenori Yusif Eyvazov (18/7) e Ivan Magrì (21/7, al debutto areniano). Il gran sacerdote Ramfis è impersonato dal basso Alexander Vinogradov; il re etiope Amonasro, padre di Aida, è il baritono Amartuvshin Enkhbat mentre Marko Mimica veste i panni del Re egizio. Completano il cast Francesca Maionchi (sacerdotessa) e Riccardo Rados (messaggero).

LA BOHÉME. Venerdì 19 luglio, alle 21.15, dopo tredici anni di assenza, per due serate-evento torna a Verona il titolo pucciniano che più di tutti racconta la giovinezza, l’amicizia e l’amore, storie di vita vera sempre attuali, nella cornice della Parigi di metà ‘80In un impianto scenografico trasparente (di Guillermo Nova) che mostra diversi piani d’azione in contemporanea, si muovono grandi artisti internazionali e giovani di talento nella regia di Alfonso Signorini, conduttore tv, giornalista ma anche pianista e appassionato d’opera con diverse regie all’attivo, qui al debutto areniano. Vittorio Grigolo è Rodolfo, Juliana Grigoryan Mimì, Luca Micheletti è Marcello, Eleonora Bellocci Musetta, AlexanderVinogradov Colline, con Nicolò Ceriani, Riccardo Rados, Salvatore Salvaggio. Orchestra e Coro, voci bianche, mimi, acrobati e figuranti sono in scena diretti dall’esperta bacchetta di Daniel Oren, beniamino areniano che festeggia quarant’anni dal suo esordio in Anfiteatro nel segno di Puccini.

CARMEN. Sabato 20 luglio, alle 21.15, dopo il sold-out delle prime due rappresentazioni, torna il capolavoro di Georges Bizet nello spettacolo cinematografico di Franco Zeffirelli, con oltre 500 persone in scena e grandi interpreti. Protagonista richiesta in tutto il mondo è il mezzosoprano francese Clémentine Margaine, alla prima recita di Carmen in Anfiteatro insieme al torero Escamillo del baritono Luca Micheletti.Accanto a loro tornano il tenore Francesco Meli come Josè e il soprano Daria Rybakcome Micaela. Si confermano nei preziosi ruoli di fianco Alessia Nadin, Chiara Maria Fiorani, Jan Antem, Vincent Ordonneau, Gabriele Sagona, Fabio Previati. Sul podio torna il giovane e apprezzato maestro Leonardo Sini, alla guida dell’Orchestra di Fondazione Arena, del Coro areniano preparato da Roberto Gabbiani e delle voci bianche di A.Li.Ve. Fondamentale l’apporto autenticamente spagnolo della Compagnia di ballo Antonio Gades, spettacolo nello spettacolo con le coreografie di El Camborio.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.