A Verona l’imposta di soggiorno è aumentata del 17,3% contro una media nazionale del 27%. Lo registra l’Osservatorio Nazionale di Jfc in un’analisi pubblicata oggi dal Sole 24 Ore del Lunedì. La città ha introitato 7,5 milioni di euro nel 2024, contro i 6,2 del 2023.
“Verona è una città sempre più attrattiva per i turisti, – spiega l’assessore al Bilancio e ai tributi, Michele Bertucco – le presenze sono cresciute e l’imposta di soggiorno aumenta di conseguenza. Bisogna però ricordare che questo prelievo viene restituito ai cittadini e ai visitatori sottoforma di miglioramento dell’offerta turistica e dei servizi culturali. L’imposta di soggiorno è infatti una tassa di scopo legata ai settori del turismo e della cultura. L’impiego è concordato con l’assessorato alla cultura e con le associazioni di categoria. Nel 2025 le tariffe sono rimaste invariate. Si registrano aumenti in diverse città dovuti alla previsione di un notevole aumento dei flussi turistici legati al Giubileo 2025”.
“E’ importante che i cittadini conoscano le principali voci a cui viene destinata l’imposta di soggiorno a Verona – commenta l’assessora alla cultura e al turismo Marta Ugolini. Non abbiamo ancora i dati consuntivi del bilancio 2024, tuttavia sappiamo per certo che tra le spese comunali che sono coperte dalla tassa di soggiorno rientrano i costi di funzionamento delle 10 sedi di musei d’arte e monumenti (personale specializzato e personale di sala e di biglietteria, spese energetiche, di vigilanza e di pulizia delle sedi), i contributi e canoni di locazione a favore di Fondazione Arena, la gestione dell’ufficio IAT e il contributo a Destination Verona & Garda Foundation, nonché spese per il sito Unesco e i contributi per le attività culturali erogati dall’area Cultura. Ogni anno, ad esito di un confronto con gli operatori turistici della città, una quota dell’imposta di soggiorno viene destinata a un progetto specifico, che finora ha riguardato le attività di promozione e arredo urbano del Festival Areniano. A breve avremo un momento di confronto con gli operatori, in cui si potranno affinare queste progettualità a beneficio della città tutta.
Nel 2024 le tariffe sono state adeguate a quelle prevalenti in zone turistiche italiane simili, sono stati però ridotti di una unità i pernotti per i quali è previsto il pagamento da 5 a 4.
Per le locazioni turistiche il costo è di 3,5 euro a pernotto per un massimo di 4 pernottamenti. Per le altre strutture, alberghi, anche diffusi, b&b, agriturismi, campeggi, case vacanze, il costo varia in base alle categorie, da un minimo di 2 euro a un massimo di 5 euro a pernotto.