Impatto PNRR, 30 milioni già al sicuro. Toffali: “Politica del fare, polemiche sterili e in ritardo”.

 
 

Cabina di regia operativa e progetti pronti, due dei quali si sono già aggiudicati 30 milioni di euro.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un’opportunità che il Comune di Verona ha intenzione di cogliere al massimo delle possibilità, per il futuro sviluppo della città e dei quartieri.
I fondi, infatti, copriranno il costo di opere di digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. E, infatti, la Giunta comunale da inizio anno è al lavoro.

Su mandato del sindaco Federico Sboarina, l’assessore ai Fondi UE Francesca Toffali coordina la cabina di regia, coadiuvata dal dirigente delle Politiche comunitarie Giuseppe Baratta. Un lavoro costante per definire i progetti da presentare mese dopo mese e ottenere così importanti finanziamenti pubblici.
Tra le opere già nero su bianco, il restauro e l’efficientamento di Palazzo Pompei, con il completo riallestimento del Museo di Storia Naturale, così come la digitalizzazione di archivi e fondi fotografici di musei e biblioteche, la copertura WIFI di tutti i percorsi e dei luoghi turistici della città, la posa di colonnine per la ricarica di monopattini, bici e carrozzine elettriche, la realizzazione di un nuovo bicipark in centro storico.
E poi W@lls – Le mura condivise, per la valorizzazione, illuminazione e fruibilità della cinta magistrale, compresi i collegamenti in galleria della Verona sotterranea.

Un progetto, quest’ultimo, per cittadini e turisti, che prevede nuovi servizi, eventi e percorsi, così come maggior sorveglianza e sicurezza.
Già pronte anche le progettazioni di importanti riqualificazioni, come quelle di Chiostro Sant’Eufemia, Museo Cavalcaselle alla Tomba di Giulietta, Teatro Romano, Torre del Gardello e Casa Boggian, che potrebbero rientrare nel Piano nazionale.
Intanto i primi 30 milioni sono già stati messi nel cassetto.
I progetti per la rigenerazione della Case Azzolini e la riqualificazione del Forte Santa Caterina sono stati entrambi selezionati e verranno sovvenzionati con 15 milioni di euro ciascuno.
Entrambi gli interventi sono stati presentanti nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili, finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.

Il primo intervento prevede la riqualificazione edilizia delle ‘Case rosse’ di Borgo Roma, recentemente acquisite dall’AGEC. Ben 272 famiglie vedranno migliorare la loro qualità di vita, previsti anche implementazione della rete ciclabile, completamento dei marciapiedi e ampliamento di Parco Santa Teresa.
Il secondo progetto, invece, riguarda il compendio di Forte Santa Caterina al Pestrino da trasformare in polo culturale, con i magazzini dei musei civici, aperti al pubblico, e quelli per le scenografie di Fondazione Arena, oltre ad un centro servizi per 120 persone con disabilità.

C’è chi gioca d’anticipo e chi, invece, arriva fuori tempo massimo – afferma l’assessore ai Fondi UE Francesca Toffali -. E’ da inizio anno che la cabina di regia, attivata dall’Amministrazione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è al lavoro e i progetti sono pronti da diversi mesi. Programmare in anticipo e con una visione chiara del futuro ha sempre contraddistinto il nostro operato, per questo le polemiche arrivano sempre in ritardo. Ringraziamo chi ci ricorda solo oggi di non perdere un’occasione così importante, come se fosse passata inosservata. Ricordiamo loro che si tratta di un Piano unico per il nostro Paese, di un’opportunità storica e straordinaria di rilancio. E il Comune di Verona è pronto da tempo, tanto che ci siamo già aggiudicati 30 milioni di euro. Ora il prossimo passo è portare a casa altri importanti fondi, tra cui quello per le mura condivise, uno spazio e un patrimonio cittadino per la cui valorizzazione stiamo investendo energie e forze. Da decenni la nostra cinta magistrale era abbandonata e degradata, noi in 4 anni l’abbiamo messa al centro di un progetto complessivo di recupero, così come di un calendario di eventi mai visto prima, tra cui il futuro Festival delle Fortezze europee.

Se c’è un’Amministrazione che partecipato ai bandi per accedere a fondi comunitari e nazionali è la nostra – aggiunge l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala -. Chi dice il contrario è male informato. Alle parole abbiamo sempre preceduto i fatti, basta verificare a quanti bandi abbiamo partecipato. E’ fondamentale avere nel cassetto le progettualità da presentare al momento giusto, tanto che tra le prime opere selezionate in Italia per il Pnrr ci sono proprio la rigenerazione delle Case Azzolini e la riqualificazione di Forte Santa Caterina. Interventi che prevedono il miglioramento complessivo di due aree cittadine, con lavori anche su piste ciclabili, aree verdi e ampliamento dell’housing sociale, quest’ultimo nel compendio militare del Pestrino. Dietro ad ogni progetto c’è un lavoro d’insieme e di squadra che non si improvvisa. Così come non si dovrebbero improvvisare attacchi sterili e disinformati, specialmente su tematiche che dovrebbero trovarci tutti unici per il bene della città.

 
 

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