“Nel centro di accoglienza dei migranti all’ex caserma Serena di Treviso avrebbero dovuto fare ciò che abbiamo fatto con celerità qui a Verona, all’Hotel Monaco, ad aprile: dividere i positivi al virus dai negativi” dice Daniele Polato, Assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Verona.
Polato, candidato di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, sottolinea inoltre che “i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Alla Serena in due mesi si sono impennati i casi, negli ultimi dieci giorni addirittura sono quasi raddoppiati, da 133 registrati il 30 luglio ai 246 attuali tra i migranti e 11 tra gli operatori. E’ chiaro che qualcosa all’interno della cooperativa che gestisce il centro non ha funzionato ed è chiaro che tra i migranti non c’è stato il rispetto del distanziamento e l’utilizzo della mascherina”.
“La gestione dell’immigrazione da parte del Governo – incalza ancora l’assessore alla sicurezza – è sciagurata. Il caso a Treviso è eclatante, i numeri ci aiutano a capire, senza pregiudizi, ma anche senza ipocrisia da finti buoni. E’ evidente che oggi l’immigrazione irregolare non è più solo un problema di ordine pubblico, ma anche una questione sanitaria.
Eppure il Governo rosso-giallo di centrosinistra scrolla le spalle e si gira dall’altra parte. Oggi i nuovi focolai nascono da due situazioni: da chi ritorna da viaggi e vacanze, e dall’immigrazione.
Ma se nel primo caso si riescono a individuare e registrare le persone e quindi a contenere la diffusione dei contagi, nei centri d’accoglienza la situazione rischia di sfuggire di mano e a farne le spese sono gli operatori che lavorano all’interno dei centri d’accoglienza, ma non sono tranquilli nemmeno i cittadini perché il rischio di un mancato rispetto della quarantena esiste sempre”.
“Sollevare la questione – sottolinea Polato – dovrebbe essere responsabilità della classe politica tutta, invece a sinistra fingono che il problema non esista. Lo trovo inquietante, perché qui si va oltre alla disputa politica o ideologica sull’immigrazione, qui c’è di mezzo la nostra salute.
Gli italiani se ne sono stati mesi in casa buoni e tranquilli, ora non si può rovinare tutto per una gestione dell’immigrazione irresponsabile” – conclude Daniele Polato.