Il settore dell’acciaio rappresenta, da sempre, uno dei principali cuori pulsanti dell’industria italiana. Il comparto del siderurgico, non a caso, è uno dei pochi ad aver resistito alla crisi economica, e da quando la stessa economia italiana ha conosciuto una leggera ripresa, l’acciaio è tornato ad essere uno dei principali protagonisti.
Questo emerge soprattutto per via di una considerazione: il nostro Paese vanta una storia molto ricca in tal senso, non a caso l’Italia è stata tra i maggiori produttori siderurgici nel mondo per diversi anni.
I dati emersi di recente, poi, dovrebbero incoraggiare l’industria italiana alla ripresa di un posto fra i big a livello globale.
Settore dell’acciaio: l’andamento nel mondo e in Italia
La situazione relativa al settore dell’acciaio, di questi tempi, è particolarmente florida, tanto che a luglio 2018 la produzione mondiale di acciaio è cresciuta del +5,8%. Merito dei paesi emergenti e di una big del calibro della Cina, ma anche di paesi storicamente “pesanti” come l’Italia.
Lo sostengono i dati mostrati dalle ricerche di Worldsteel, secondo i quali il nostro Paese ha dato il via ad una produzione pari a circa 24 milioni di tonnellate di acciaio nel 2018. Volendo operare un confronto con il 2017, emerge una crescita in termini di produzione pari al +2,9%. Si parla, dunque, di un surplus di circa 600.000 tonnellate.
Questi sono dati molto utili, perché ci fanno comprendere le ottime prospettive della produzione italiana: era dal 2013 che non venivano toccate queste punte di produzione, il che testimonia il momento positivo per la nostra nazione.
I numeri italiani fanno il paio con quelli appartenenti al mercato europeo: a livello continentale, difatti, si parla di un aumento del +4,1%, che ha permesso all’Europa di arrivare ad una produzione complessiva di acciaio molto elevata, pari a 168 milioni di tonnellate nel 2018.
Produzione dell’acciaio e qualità made in Italy
L’Italia è un Paese che, in termini di produzione dell’acciaio, tende ad andare sempre più spesso verso la qualità, anche per via della presenza di nuovi standard e acciai a elevate prestazioni.
Questo vuol dire che, giustamente, i produttori nazionali hanno scelto di puntare più sulla diversificazione dell’offerta che sulla quantità. Una logica dettata dalle nuove richieste, da parte di un mercato che sempre più spesso esige prodotti innovativi e altamente performanti.
Il risultato di questa strategia è che l’Italia non è solo nella top ten dei produttori di acciaio, ma ha raggiunto ottimi livelli anche nella lavorazione artigianale dei componenti in Inox, questo anche per merito di aziende come Siera, specializzate nella piegatura dei tubi di acciaio. Tutto questo è una forte testimonianza di quanto il made in Italy sia destinato a fare la differenza, in termini di qualità e prestigio, più che di mera quantità.
È bene chiudere facendo anche un accenno sulla questione dei dazi americani. Le misure imposte dagli USA, ossia la tassazione del 25% sulle importazioni di prodotti d’acciaio, non sembrano aver danneggiato i produttori europei. Questo proprio perché si è assistito ad un aumento generale dei prezzi all’interno degli stessi Stati Uniti.