Si avvia verso il rush finale l’intervento di restauro in corso all’anfiteatro Arena. Terminata la stagione areniana riprende l’opera di restauro senza precedenti, destinata a segnare la storia del monumento stesso e a farne non solo un luogo di spettacolo e musica, ma il sito ideale per le cerimonie Olimpiche e Paralimpiche del 2026, nonché un vero e proprio museo. Un progetto ambizioso di valorizzazione e fruizione dell’Arena, avviato nel 2019 grazie al finanziamento di 14 milioni di euro messi a disposizione da Unicredit Banca e Fondazione Cariverona con l’Art Bonus. Saliti a 14,9 milioni con un finanziamento aggiuntivo del Comune per l’adeguamento del budget ai crescenti prezzi del materiale edile.
Recupero conservativo e restauro, rifacimento totale degli impianti elettrici, percorso museale. Questi i cardini su cui si basa l’intervento in corso, la cui divisione in due lotti e la concentrazione dei lavori da novembre ad aprile è funzionale all’ottimizzazione delle complesse attività di cantiere oltre che a garantire l’attività della Fondazione Arena, durante la stagione estiva.
I risultati del lavoro già effettuato sono visibili ad occhio nudo. I gradoni della cavea sono tornati al loro colore originario, sono stati ripuliti dalla patina logorante del tempo oltre che sigillati per evitare le infiltrazioni d’acqua. Idem per il restauro di parte della galleria principale e di parte di quella minore, con il ricorso a maestranze specializzate e all’utilizzo dei materiali più idonei alle caratteristiche del monumento, per la quale sono state effettuate dettagliate indagini e rilievi sulle strutture e sugli interventi realizzati in passato.
Nei mesi scorsi sono stati ultimati otto nuovi bagni che andranno a sostituire quelli attuali, datati fine anni Cinquanta e oramai in un grave stato di conservazione. Per i servizi igienici è stata adottata la tecnica di lavorazione in esterna, che prevede la realizzazione delle celle in cantiere e la messa in posa sul pavimento senza intaccare la parte muraria e architettonica. Sono stati inoltre restaurati gli arcovoli che li contengono. Poi ci sono gli interventi che non si vedono, ma non meno fondamentali per una riqualificazione moderna e complessiva dell’Arena e indispensabile sotto il profilo della sicurezza e della complessità degli spettacoli, concerti e cerimonie che va ad ospitare. L’opera ingegneristica si è concentrata in particolare a livello ipogeo, dove sono stati realizzati ex novo gli impianti idrico, fognario ed antincendio, ormai del tutto obsoleti, e propedeutici al proseguo dei cantieri.
Ora che è finita la stagione areniana, il cantiere riaprirà e si riprenderanno i lavori: la conclusione è prevista entro la primavera del 2025 con la consegna di un altro lotto di quattro bagni, finanziati con fondi della Regione Veneto e con il Dpcm delle opere olimpiche. Per il completamento del restauro lungo le gallerie e gli interventi sugli impianti si è resa necessaria la chiusura completa del monumento alle visite dal 15 ottobre prossimo al 06 dicembre di quest’anno. Si tratta infatti di operazioni di complessa esecuzione. Far fare un esempio le imprese appaltatrici opereranno anche senza l’alimentazione elettrica, dovendo intervenire sugli impianti, e per agevolarne l’attività. Dal 7 al 31 dicembre, in corrispondenza delle feste natalizie è prevista la riapertura ad orario ridotto con chiusura anticipata alle 15.