Giulio Cavara, presidente dell’Associazione albergatori di Verona e provincia aderente a Confcommercio, replica alle affermazioni del consigliere comunale Damiano Fermo che è intervenuto per criticare le posizioni della stessa Confcommercio su B&B e alloggi turistici.
“La nostra, lo ribadiamo, non è una crociata, ma un impegno, condiviso con le autorità, per garantire equità e uguaglianza di diritti – sottolinea Cavara – evitando di continuare a penalizzare chi rispetta da sempre le regole e assicura occupazione”.
“I B&B, va precisato – prosegue Cavara – non sono ormai più una forma di integrazione al reddito, soprattutto in zone turisticamente mature come Verona e il lago di Garda, ma si configurano spesso e volentieri come attività imprenditoriali in zona d’ombra. E se è vero che hanno contribuito a un aumento delle presenze non si può dire lo stesso per la permanenza; quindi il valore aggiunto che vede Fermo non c’è”.
Quanto all’affermazione secondo cui ci sarebbe un’evasione della tassa rifiuti di 4 milioni e 700 mila euro rilevata da Solori per bar e ristoranti, Cavara replica che “non si tratta di evasione ma di fatture non pagate anche a causa delle numerose chiusure e dell’accentuato turn over dovuto alla crisi: Confcommercio si è fatta parte attiva con Solori per venire a capo di questi mancati pagamenti”.
“Stupisce – conclude Cavara – che certe affermazioni provengano dall’esponente di un partito, il Pd, da sempre attento al rispetto delle regole e all’importanza di garantire occupazione delle persone, che purtroppo non sempre, per non dire quasi mai, il mercato del complementare assicura. Insomma, l’impressione è che l’obiettivo sia quello sbagliato…”.