C’è un filo conduttore che unisce chi non intende continuare a giustificare il “modus operandi” della vecchia politica e cerca di aprire un nuovo capitolo amministrativo.
Un’unione che marca il solco tra noi e loro, dove il noi è impersonificato dai cittadini, da quegli elettori che non accettano compromessi. Si tratta della fine delle vecchie e pachidermiche strutture partitiche, vomitate dall’organismo. Rifiuti tossici che tra qualche mese verranno spazzati via dal fresco vento del rinnovamento e sepolti nel cimitero dei disonesti.
Molti “caregari” seduti a Palazzo Barbieri saranno abortiti senza alcun rimorso.
Nemesi ineluttabile nei confronti di coloro che hanno messo alla canna del gas le legittime aspettative della gente normale, di chi cioè ogni giorno si alza presto per andare al lavoro.
Opere mai iniziate, fallimenti economici di aziende pubbliche e macroscopiche bugie di politici di dubbia moralità che hanno gestito la Res Publica per interessi puramente personali e senza possederne i requisiti minimi (http://www.veronanews.net/la-ministra-fedeli-copia-il-vice-presidente-amia-legramandi/).
È finita l’epoca delle destre, delle sinistre e dei centri. Lo schieramento degli “homines novi” si fa largo.
Progetti ed idee civiche che aprono la strada verso orizzonti di buona amministrazione, senza corruzione.
Sul territorio scaligero due sono i profili che attualmente si stagliano nel panorama della nuova Era: Michele Croce, della lista civica Verona Pulita e Damiano Fermo, proveniente dall’esperienza del laboratorio Grande Verona.
I Capisaldi dell’Avvocato Michele Croce (http://www.michelecroce.it/programma/) sono riassumibili in:
- partecipazione attiva dei cittadini
- buona reputazione
- onestà
- competenza
Concetti non molto distanti da quelli dell’Imprenditore Damiano Fermo (http://www.damianofermo.it/si-al-futuro/) che spinge su:
- partecipazione attiva dei cittadini
- competenza
- capacità
- impresa
“Vogliamo chiudere col passato, senza rancori e accuse verso chi ha amministrato la città. Oggi dobbiamo e vogliamo guardare avanti, con chiunque vorrà scrivere una nuova storia per Verona” – la sfida di Damiano Fermo.
“Ci vuole coraggio – aggiunge Michele Croce -. Il coraggio di aprire gli occhi per rendersi conto di ciò che è ed è stato, di non delegare più ai professionisti della politica l’amministrazione della nostra città, di mettersi in gioco ed al servizio della Verona di oggi e del futuro”.
M.C.
io voterò e spero che tanti veronesi facciano come me chi non ha mai avuto a che fare ne con la politica ne con incarichi di nomina politica….