Si è aperta ieri pomeriggio in piazza San Zeno, nella stupenda cornice di Galleria Giustizia Vecchia, la mostra fotografica incentrata sulla figura simbolo del carnevale veronese, “Il Papà del Gnoco”.
La secolare tradizione che ricorda il gesto di un nobile medico di origine mantovana, tale Tomaso Da Vico, rivive nelle stupende fotografie messe a disposizione dallo studio fotografico Paliaga, infatti l’amore dello scomparso fotografo per il Sire del Carnevale è pari alla bellezza degli scatti presenti alla mostra.
I numerosi personaggi illustrati tra le foto raccontano di una tradizione antica ma sempre presente, quasi 500 anni di storia che narrano di un profondo legame tra il Papà del Gnoco e la sua città.
Il taglio del nastro, eseguito dal Papà del Gnoco e il Sindaco Federico Sboarina simboleggia l’ideale connubio tra Amministrazione Comunale e carnevale.
Le numerose autorità presenti non hanno certamente lesinato complimenti ad un percorso iconico che mette in scena non solo una storia infinita di colori, allegria e divertimento ma anche un percorso di solidarietà e cultura che rendono unico il carnevale veronese, declinato nelle sue varie sfaccettature.
L’ex chiesa di Santa Maria Giustizia Vecchia, gestita dalla cooperativa sociale D-Gusto, da tempo regala momenti di inesauribile cultura legati alla veronesità del luogo in cui è ubicata, quel quartiere di San Zeno da cui il Carnevale è partito nel 1531, dopo i moti sanzenati.
Le parole dei protagonisti delineano perfettamente il quadro di un carnevale serio ma allegro, irriverente e satirico ma anche sociale e di grande tradizione.
Il Sindaco stesso ne ha sottolineato l’importanza: “E’ una bellissima mostra e mi piace ricordare come il carnevale della nostra città è la tradizione più storica che abbiamo e in queste foto traspare in modo netto e chiaro, a partire dalle foto in bianco e nero che raccontano l’evoluzione di questa bellissima tradizione”.
Tra i presenti anche il senatore Tosato che non ha voluto far mancare la sua vicinanza: “È una gioia essere qua, ad una mostra che non illustra soltanto la storia del carnevale ma della stessa Verona nella sua evoluzione durante tutti questi anni. Il carnevale di Verona è una festa straordinaria per cui mi auguro che domenica 10 siano in tanti in piazza alle elezione della maschera del Papà del Gnoco, che fa parte ormai della storia e della cultura della nostra stupenda città. Che la voglia di far festa prevalga su ogni polemica che è assolutamente fuori luogo durante il periodo carnevalesco”.
Il 488° Sire del Carnevale non nasconde l’emozione: “È una grande emozione vedere tutte queste foto. Quando ci si veste ritornano alla mente tanti ricordi. Questa mostra ci ricorda il passato ma anche il futuro. Questo evento, secondo me, è l’avvenimento più bello realizzato in questi anni. Qui si vede la storia del carnevale, passando dal bianco e nero al colore. Per non dimenticare l’evoluzione di carri allegorici, da quelli del passato e quelli moderni e tecnologici”.
Anche il Presidente del Bacanal Valerio Corradi ha sintetizzato la sua soddisfazione per la manifestazione che racconta 488 anni di storia del carnevale veronese. “Il compito del carnevale è quello di tramandare le nostre tradizioni. Ha una sua storia, ed è lo stesso passato a ricordarci come una volta coloro che facevano carnevale si divertivano con molto meno di quello che abbiamo noi oggi. Credo, perciò, che per andare verso il futuro è bene che noi ogni tanto ci fermiamo a guardare indietro per capire gli insegnamenti di coloro che sono venuti prima di noi per riuscire a divertirci con poco. Tutto questo e altro ancora è ciò che traspare da queste foto che sono lì a testimoniare proprio questo passaggio”.
In questa girandola di interviste non poteva mancare il Presidente del Senato dei Papà del Gnoco, Arnaldo Leso, dalla cui voce traspare una certa emozione: “Io credo che un evento come questo è qualcosa di molto positivo. Il nostro è un carnevale antico, povero ma con un passato che affonda le radici lontano nel tempo. Non è certamente sfarzoso come quelli di Viareggio o Venezia, ma sicuramente maggiormente legato alle tradizioni e alla storia. È un carnevale che nasce dal popolo e quindi ha sua una funzione sociale e benefica”.
Due battute infine con i due candidati che si contendono lo scettro di 489° Sire del carnevale veronese. Il numero 1, Sebastiano Ridolfi detto “Fox”, che, vedendo le foto della mostra, è apparso un po’ emozionato: “La sensazione è quella di una prospettiva storica difficile da inquadrare nel corso della vita di una persona. Si parla di una tradizione che ha alle spalle quasi 500 anni di storia, basti pensare a come il mondo sia cambiato notevolmente durante questo lungo arco di tempo. È sufficiente osservare queste immagini per capire quante vite sono passate attraverso questi scatti e sentire di farne parte fa davvero emozionare. Personalmente ho addosso tanta stanchezza, ma ho anche una grande carica che mi esplode dentro”.
Il numero 2, Francesco Gambale detto “Franz” sta vivendo qualche giorno di tensione dopo gli ultimi accadimenti e ha meditato addirittura di ritirare la propria candidatura: “È sicuramente una campagna elettorale diversa dalle solite. Purtroppo è passato in secondo piano il carnevale, lasciando posto alla politica. Questo non è il carnevale cui ambisco e questa situazione non mi piace. Io stesso ho riflettuto molto se abbandonare la campagna nonostante in molti mi hanno chiesto di non lasciare ma di andare sino in fondo. Ormai siamo quasi alla fine. È l’ultimo sforzo e lo sto vivendo molto intensamente. Io stesso sto lavorando insieme all’altro candidato per la diretta streaming perché tutto sia a vantaggio del carnevale, per questo il mio pensiero è quello di operare in modo da contribuire alla realizzazione di un grande carnevale”.
È sicuramente una sfida dai toni alquanto accesi che ha visto numerosi colpi di scena ma che ha anche dimostrato come tra i due candidati ci sia la giusta e sana rivalità, segno che quanto accade loro intorno non è parte delle loro persona, ma è anche e soprattutto il segnale di come andrebbe in realtà considerato un momento così goliardico come il carnevale.
Purtroppo a volte ci sono accadimenti che nulla hanno a che fare con tradizioni secolari quali il carnevale stesso, ecco che un evento come la mostra fotografica sul Papà del Gnoco sia una qualcosa che può riconciliare tutti gli animi.
Qualcuno, forse quelli più datati, vedendo le tante foto esposte, hanno versato qualche lacrima ma anche questo fa parte della magia del carnevale che, ogni anno, puntuale, risveglia in noi quel fanciullino di pascoliana memoria.