Il Museo Nicolis protagonista con una delle prime Auto Elettriche di inizio ‘900

 
 

Il Museo Nicolis si conferma partner d’eccezione a#FORUMAutoMotive 2023il serbatoio di idee e fucina di dibattiti,punto di riferimento della filiera e di tutti gli appassionati della mobilità, promosso dal giornalista e fondatore Pierluigi Bonora.

All’Hotel Enterprise di Milano, sede dell’evento, a conferma del ruolo internazionale che riveste il museo veronese, è stato esposto uno dei pezzi più caratteristici della collezione: la Baker, Rauch & Lang “Double Drive Coach” del 1919.

Il tema di quest’edizione è stato “Per un mondo automotive più sicuro e consapevole”; gli interventi hanno toccato temi quali l’educazione stradale e il ruolo di famiglie e scuola nella formazione e nell’educazione al Codice della Strada, ma anche le tecnologie al servizio della sicurezza. Il forum ha quindi affrontato argomenti “green” presentando differenti soluzioni a confronto, per terminare con la sesta edizione del Premio Internazionale “DEKRA Road Safety Award 2023” assegnato a Bosch nella persona di Camillo Mazza,General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italy.

Si è parlato di mobilità elettrica, analizzando pregi e criticità di questa transizione, in parte ancora da esplorare. Il Museo Nicolis, ambasciatore della storia dell’automobile, ha esposto la sua “Baker”: una delle prime vetture elettriche della storia realizzate in piccola serie.

“Pochi immaginano che l’auto elettrica ebbe successo sia in Europa sia negli USA sul finire dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, basti pensare che nel 1904 un terzo dell’intero parco circolante americano viaggiava con questa innovazione” afferma Silvia Nicolis, presidente dell’omonimo museo “per noi che siamo ambasciatori del motorismo storico, è molto importante testimoniare quanto l’industria dell’automobile abbia sempre cercato di esplorare temi di grande attualità. L’Uomo, nella storia, ha sperimentato più di quanto pensiamo”.

Con una autonomia di circa 70 chilometri era anche la vettura preferita dalle donne dell’alta società, che potevano guidarla senza dipendere dallo “chauffeur”, l’autista-meccanico indispensabile per le complicate vetture a benzina d’inizio secolo. 
Persino Nonna Papera, nel celebre fumetto, veniva raffigurata alla guida proprio di un’auto elettrica!

Il tema è ancora “caldo”. A #FORUMAutoMotive si è tenuta la prima la prima “Automotive Eurotribuna politica”. Dopo i saluti di Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy, gli Europarlamentari hanno infatti dibattuto sulla mobilità come leva di sviluppo sostenibile, economico e occupazionale; tra questi: Paolo Borchia, Eurodeputato, coordinatore ID in commissione ITRE, Mariangela Danzì, Europarlamentare Commissione ENVI, Carlo Fidanza, Eurodeputato, Massimiliano Salini, Eurodeputato In Commissione Industria UE e Patrizia Toia, Europarlamentare gruppo S&D, Vicepresidente commissione ITRE.

È intervenuto anche Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia.
Non sono mancati i contributi da parte della filiera automotive, come quello di Roberto Vavassori, presidente ANFIA e Chief Public Affairs Officer e membro del Board di Brembo.

Umberto Zapelloni, Responsabile inserto Mobilità il Foglio, ha moderato un interessante confronto “Green” sulla neutralità tecnologica e le relative soluzioni con opinion leader internazionali quali: Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Federmotorizzazione, Fabrizio Cardilli, Hydrogen Project Development Director SAPIO, Gianni Murano, Presidente di UNEM, Enrique Enrich, Presidente e AD di Scania Italia, Fabio Pressi, Presidente e AD di A2A E-Mobility, Marco Saltalamacchia, Presidente del Gruppo Koelliker.

Questa edizione di #FORUMAutoMotive si è conclusa con successo e, in attesa del prossimo appuntamento, per chi volesse trascorrere alcune ore immerso nella storia dell’automobile e nella sua bellezza, il Museo Nicolis è aperto al pubblico dal martedì alla domenica (10-18 orario continuato) e attivo ogni giorno su tutti i social.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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