C’è anche Verona fra le 85 città italiane e le 12 nazioni, dalla Russia all’Argentina, coinvolte nella speciale edizione del Meeting di Rimini 2020, in programma fino a domenica.
Una ricca carrellata di appuntamenti che, quest’anno, oltre alle iniziative realizzate al Palacongressi della cittadina emiliana, propone eventi ed incontri, collegati alla manifestazione, anche in tutte le altre città partecipanti.
Tra questi, le tre giornate veronesi che, dal 20 al 22 agosto, alla Casa Madre Opera Calabriana a San Zeno in Monte, con attività dal vivo, daranno l’opportunità di seguire momenti di confronto diversi, su alcuni dei temi al centro del Meeting 2020, intitolato ‘Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime‘.
NEL DETTAGLIO
– Giovedì 20 agosto, alle ore 18.30, l’incontro ‘La vita: un mistero’. A seguire, alle ore 21, opportunità di confronto su ‘Da dove nasce la speranza?’.
– Venerdì 21 agosto, alle ore 19, talk show live a cura di Fondazione per la Sussidiarietà sul tema ‘Ripartire o Rifare?’. A seguire, alle ore 21, l’incontro ‘Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime’.
– Sabato 22 agosto, primo appuntamento al mattino, alle ore 11, su ‘50 anni di Regioni: l’architettura dell’Italia alla prova. La repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali (Art. 5 Cost.)‘. Alle ore 19, invece, incontro su ‘Le scuole ripartiranno. Esperienze educative e autonomia’. Alle ore 21, ultimo appuntamento, sul tema ‘Un nuovo giorno per il mondo?’.
Tutte le iniziative saranno realizzate nel rispetto delle misure di sicurezza sanitarie per l’emergenza coronavirus.
Il complessivo degli eventi sono stati illustrati a Palazzo Barbieri dall’assessore alla Cultura Francesca Briani insieme ad Ermanno Benetti, presidente associazione Rivela, promotrice della manifestazione veronese. “Una bella opportunità – sottolinea l’assessore –, che inserisce Verona fra le 85 città italiane coinvolte nella speciale edizione del Meeting di Rimini di quest’anno. Un appuntamento importante, la cui realizzazione, fino a qualche mese fa, sembrava impossibile. L’incertezza generata dalla pandemia deve essere superata anche attraverso nuove occasioni d’incontro, che consentano alla città di aprirsi al mondo e di tornare a vivere”.