Patrizia Pisi, in qualità di Presidente di AVISL Onlus – Associazione vittime di incidenti stradali e sul lavoro – prosegue la sua battaglia e vuol far sentire la propria voce a nome di tutte le famiglie che sono state colpite da un lutto a causa di incidenti stradali o sul lavoro: “Noi Familiari siamo “lasciati soli” e completamente ignorati dalle Istituzioni e dalla collettività.”
Troppo spesso le famiglie che sono costrette a sopportare questi drammi, sono anche abbandonate a Sé stesse nel “mare magnum” della burocrazia in completa solitudine. Ascoltando le parole di Patrizia e suo marito Stefano Benato, i quali hanno perso un figlio a causa di un investimento circa dieci anni fa, percepiamo quanto sarebbe importante istituire all’interno dei Comuni una figura che accompagni le persone dopo la tragedia. Oggi questa figura non esiste, ma sarebbe fondamentale per aiutare le famiglie nelle scelte più banali , ma anche più dolorose, come la scelta delle onoranze funebri o dell’avvocato, ma soprattutto che offra sostegno psicologico nel momento del riconoscimento del corpo.
Proprio su questo punto Patrizia Pisi vuole mettere l’accento: “Ciò che accade dopo l’incidente può essere considerata la tragedia nella tragedia. Noi Vittime della strada ci troviamo, immediatamente dopo l’evento, ad essere scaraventati in una realtà che non abbiamo scelto, che non abbiamo voluto, in una realtà che non è la nostra, con equilibri squarciati e dilaniati, nei quali non abbiamo la forza, né tantomeno possiamo e siamo in grado di districarci.”
Come spiega con grande onestà Stefano Benato spesso capita che gli stessi addetti ai lavori e politici locali abbiano le mani legate e siano costretti a procedere a rilento: “In questi anni ci siamo imbattuti in diversi politici che hanno dimostrato grande sensibilità, tra tutti mi sento di ringraziare il consigliere di Verona Domani Paolo Rossi, il quale già quando era Presidente di Circoscrizione, ci diede un prezioso supporto. Ma non è sufficiente – prosegue il membro di AVISL – bisogna fare di più. La politica deve lavorare congiuntamente e focalizzare gli sforzi perchè gli incidenti stradali e sul lavoro colpiscono trasversalmente, non guardano colore della pelle, orientamenti sessuali, o politici.”
” Noi siamo veronesi e vorremmo che la nostra proposta venisse raccolta in primis proprio dalla Giunta di Palazzo Barbieri. Istituire uno sportello con delle figure che aiutino le famiglie come la nostra, squarciate per la perdita di un proprio caro a causa di incidenti sulla strada o sul lavoro. Un progetto pilota che potrebbe far scuola in tutti i comuni italiani. Io voglio dire – conclude Patrizia Pisi – anzi voglio che si alzi un urlo comune. Voglio che venga carpito il senso più intrinseco di ciò che stiamo dicendo da anni. Vogliamo tutti dire basta!” #nonlasciatecisoli
Il grido di AVISL: Non lasciateci soli!
Patrizia Pisi: " Occorre istituire una figura nei Comuni che aiuti i familiari di vittime di violenze stradali e sul lavoro a superare i primi momenti del dramma"