Si chiuderanno domani, venerdì 8 marzo, i lavori di: “Freelancers, community and cooperation across Europe”, conferenza internazionale sul mondo dei freelance.
Sul tavolo oggetto di studio delle delegazioni giunte da tutta europa sarà il modello italiano di Doc Servizi, la più grande piattaforma cooperativa di professionisti italiana che è anche organizzatrice dell’incontro.
Parte del dibattito sarà riservato alle problematiche dei freelance nei diversi paesi dell’unione, fra aspetti normativi di un mercato del lavoro in veloce mutamento, le best practice e la capacità di innovazione sociale offerte dal mondo della cooperazione.
Piattaforma cooperativa e freelance.
Un focus particolare sarà dato al modello Doc Servizi, realtà nata a Verona ed oggi distribuita in tutta Italia con 8.000 professionisti organizzati in piattaforma cooperativa. «Stiamo estendendo l’esperienza accumulata, a partire dagli anni ’90, nel dare tutela e garanzie al lavoro discontinuo dello spettacolo – spiega Demetrio Chiappa, Presidente di Doc Servizi – alle professioni stravolte dalla sharing economy e ai freelance nati con l’industria 4.0. Uniamo il meglio della tradizione cooperativa con la forza innovativa delle piattaforme digitali».
In linea con la filosofia del platform cooperativism – cooperare, includere, innovare – nata negli Stati Uniti nel 2014, per D.Chiappa “se utilizzate diversamente rispetto a quanto fatto fino ad ora dai big player della gig economy, le piattaforme digitali cooperative sono un strumento efficace di collaborazione e condivisione tra gli associati che svolgono professioni freelance, allo scopo di combattere la polverizzazione del lavoro e ridistribuire equamente il valore dell’intermediazione”.
Partner europei. Alla conferenza internazionale saranno presenti i rappresentanti di Gildedsplinters (ideation platform inglese), SMartDe (cooperativa di freelance di Berlino), i francesi di Coopaname e da Barcellona Calidoscoop.
Domani mattina i lavori verranno aperti da un dibattito in plenaria, aperto a tutti previa registrazione. “Abbiamo voluto portare a Verona alcune delle realtà europee più importanti che lavorano con i freelance, come noi, per condividere soluzioni, dare vita a nuovi progetti e collaborazioni”, conclude Chiappa.