Il ‘futuro’ delle circoscrizioni, fra civico e politico; ecco le proposte di Verona Domani.

 
 

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Restituire centralità, aumentarne importanza e potere decisionale, assicurare la governabilità, efficentare gli uffici tecnici ed il personale, vincolare la volontà delle circoscrizioni all’attività del Consiglio comunale“.

Queste in sintesi le principali proposte contenute nella mozione presentata questa mattina nella saletta consigliare del gruppo di Verona Domani, già depositata e prossimamente discussa e votata in Consiglio comunale.

Come riporta il comunicato stampa, si tratta di “un atto fortemente voluto dal movimento civico di centrodestra fondato dal consigliere regionale Stefano Casali e dal presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato e che ha in un un’importante e profonda riorganizzazione dei parlamentini veronesi uno dei suoi obiettivi principali“.

All’appuntamento presenti il capogruppo di Verona Domani Marco Zandomeneghi e dal consigliere comunale Massimo Paci. Erano presenti Giuliano Occhipinti, presidente della prima  circoscrizione, Claudio Volpato, presidente della seconda, il presidente della settima Marco Falavigna e Barbara Guadagnini, consigliera della quarta circoscrizione.

In un periodo nel quale tanto si parla di autonomia e che vede forze politiche locali e nazionali impegnate nel raggiungimento di questo storico traguardo, il ruolo decisionale delle Circoscrizioni comunali e l’attenzione verso questi strategici organi democratici vengono spesso dimenticati, se non addirittura bypassati ed ignorati – ha sottolineato Zandomeneghi ricordo che la nascita delle circoscrizioni ha rappresentato in materia di decentramento amministrativo una importante innovazione istituzionale, alimentando la partecipazione attiva, il coinvolgimento dei cittadini alla vita politico-amministrativa della città, con lo scopo di riavvicinarli ai rappresentanti istituzionali eletti nel territorio. Tante volte il normale cittadino trova infatti nel rappresentante eletto nella propria circoscrizione un punto di riferimento vicino al territorio, con il quale dialogare ed esporre necessità e criticità del quartiere.
Riteniamo – conclude Zandomeneghi – che le Circoscrizioni debbano rafforzare il loro ruolo e le loro funzioni, continuando a promuovere la più ampia partecipazione democratica.


LE PROPOSTE NEL DETTAGLIO:

– mantenere inalterato il numero di circoscrizioni ed il territorio di competenza;
– prevedere il premio di maggioranza per il partito o la coalizione che ha preso il maggior numero di voti;
indicazione del candidato Presidente da parte di ogni partito o coalizione, nel momento del deposito della lista dei candidati ovvero prima della campagna elettorale;
– valutare la possibilità di un ufficio tecnico centrale, che gestisca le gare d’appalto, su indicazione dell’organo politico circoscrizionale, con un tecnico dedicato per ogni circoscrizione;
– gestione diretta delle materie inerenti a cultura, sociale e sport;
– che vengano chiesti i pareri, quando necessario, solo su materie territoriali, con voto vincolante per il Consiglio Comunale (ad es. se voto negativo della circoscrizione, in Consiglio Comunale è richiesta la maggioranza qualificata).

 
 

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