Il Filarmonico si permea di richiami nordici e slavi con “Il Lago dei Cigni”

 
 

Non si è ancora spento l’eco del meraviglioso balletto che ha visto il Teatro Filarmonico riempirsi di spettatori di ogni età accorsi a questo primo appuntamento per uno dei grandi classici del balletto, come appunto è Il Lago dei Cigni. 

Il Teatro Filarmonico chiude in bellezza il 2024 con il ritorno della danza in uno dei più celebri titoli come Il Lago dei Cigni, nella coreografia di Evgenij Polyakov che  ha visto protagonisti etoile e primi ballerini della Scala e dei teatri di Vienna e di Amsterdam .

Nicoletta Manni nelle vesti di Odette/Odile, Timofej Andrijashenko, nel ruolo del principe Sigfried e Alessandro Macario nel ruolo del mago Rothbart. I primi due verranno stituiti nel corso delle repliche da Liudmilla Konovalova e Victor Caixeta,

Il Lago dei Cigni proviene da fiabe nordiche e slave, trasformate dal Ciaikovskij in un avvincente e toccante parabola sull’amore eterno  e sul conflitto fra bene e male.

Lo spettacolo, estremamente godibile nella musica, nei colori dei costumi di Francesco Morabito e nella scenografia di Michele Olcese, ha suscitato un grande entusiasmo nel pubblico presente.

L’Orchestra diretta per la prima volta dal maestro estone Vello Pahn ha sottolineato con grande elegante i momenti più salienti e drammatici dello spettacolo. Ottima la prestazione del Corpo di ballo coordinato da Gaetano Bouy Petrosino.  

Non si è ancora spento l’eco della magia e della suggestione che i protagonisti e tutti i componenti dello spettacolo hanno saputo  comunicarci.

Lo spettacolo verrà replicato il 18, il 20, il 21, il 22 e il 31 dicembre.

Alessandro Bravi