Il Centro di Educazione Artistica Ugo Zannoni amplia l’offerta aggiungendo ai corsi tradizionali proposte innovative legate al recupero delle tradizioni popolari.
Una scelta dettata dalla volontà di attirare nuovi iscritti e superare così le difficoltà legate alla pandemia, che ha interrotto l’attività e le lezioni del Centro.
Dal 1958, anno di fondazione da parte del Provveditore agli studi Ugo Zannoni, il Centro ha come obiettivo la promozione dello studio della dizione e della recitazione, delle arti figurative, della musica strumentale, del canto corale e della danza, mantenendo sempre un equilibrio tra innovazione e tradizione.
Negli anni il CEA ha inoltre adeguato la proposta educativa ed artistica alle nuove esigenze culturali, aprendo i corsi a persone di qualsiasi età, coinvolgendo anche i veronesi con spettacoli, dibattiti, proiezioni di film, presentazione di libri e raccolta di giocattoli per famiglie disagiate.
Da gennaio saranno quindi promossi dei laboratori di tecniche di pittura medievale e a fresco, ed un corso di fisarmonica in cui verranno approfondite alcune tra le più importanti composizioni popolari.
Inoltre avrà inizio un laboratorio di teatro che avrà come tema il racconto orale, detto anche del teatro del “cunto” (in Sicilia) o del “contàr” (in Veneto).
A questo si aggiungerà un laboratorio sull’antica arte del teatro di burattini, sulle tecniche di costruzione e su come si realizza uno spettacolo.
Al via anche la prima Accademia Teatrale per la preparazione di attori professionisti, riconosciuta dal Comune e con docenti a livello nazionale.
La durata dei corsi sarà di 3 anni e l’età minima per essere ammessi è di 15 anni.
La classe sarà formata da un massimo di 15 allievi e, per accedere alla scuola, ogni candidato dovrà sostenere un provino di ammissione.
Infine un’altra importante proposta del CEA riguarda il progetto Arte e Disabilità, iniziato anni fa insieme all’assessore Stefano Bertacco, che offre opportunità concrete di partecipazione a tutti coloro che hanno disabilità fisiche e psichiche, recandosi nelle varie strutture.
Per informazioni: https://www.ceaverona.eu/
Le nuove progettualità sono state presentate in sala Arazzi dall’assessore alle Tradizioni popolari Francesca Toffali e dal direttore del CEA Stefano Paiusco.
“Nonostante le difficoltà affrontate in questi due anni di pandemia, il CEA dimostra la volontà di mantenere in piedi un centro che dissemina cultura a tutti i livelli – ha detto l’assessore Toffali -. Tutte le arti proposte contribuiscono alla crescita personale di chiunque voglia avvicinarsi e intraprendere nuovi percorsi di formazione culturale. Ringrazio tutti i collaboratori e gli insegnanti che, da tanti anni, si prodigano nell’insegnamento delle varie attività”.
“La pandemia ci ha costretto a chiudere la scuola per parecchi mesi, e recuperare non è stato facile – ha affermato il direttore Paiusco -. Il fattore economico ha messo in grave difficoltà le famiglie, che non hanno potuto mandare i figli ai corsi. Anche se stiamo attraversando questo momento, teniamo duro, e con proposte concrete cerchiamo di riavvicinare la scuola ai cittadini facendo un salto di qualità”.